Regia di Luigi Filippo D'Amico vedi scheda film
Esilarante commedia con un Sordi spumeggiante
Esilarante commedia con un Sordi che gigioneggia con la sua solita abilità.Un industriale vinicolo,impiegato del Vaticano, eredita una società di calcio dal padre,assolutamente ignaro e a digiuno delle faccende calcistiche, prima ne combina di tutti i colori, ma poi dopo essere entrato nello spirito giusto, ne diventa un vero leader.Tutto il film si regge su Sordi, come dice giustamente il critico,però certamente "non se lo mangia". "ipse dixit"In buona sostanza è una simpaticissima divagazione sul calcio,sport nazional-popolare,fenomeno collettivo in cui la passione e il tifo accomunano tutti,dal prete che taglia la messa per seguire i propri beniamini, al sindaco e a tutti gli altri.Perfino il nostro eroe dopo le ritrosie e il disinteresse iniziali,ne viene poi rapito e affascinato, perchè il calcio è una vera magia ,una piacevole febbre, alla quale è difficile resistere.Alcune battute sono memorabili,l'Albertone nazionale,quando va nello spogliatoio per la prima volta,si rivolge al portiere e vedendolo con la maglia nera gli porge le sue condoglianze,parlando poi con la terna arbitrale,suggerisce di collocarsi su di un trespolo, come si fa nelle partite di tennis.Vestito poi da donna per sfuggire alla massa inferocita è una vera sagoma.Insomma si ride di gusto.
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