Regia di Luigi Filippo D'Amico vedi scheda film
Alberto Sordi è stato una delle luci più luminose del nostro firmamento cinematografico quando il nostro cinema era veramente grande e importante.
Un talento che da solo giustificava la visione anche del film meno riuscito.Da attore.
Da sceneggiatore e regista non gli si può negare una capacità acuta di osservare e descrivere i vizi privati e le pubbliche virtù dell'italiano ma certo il Sordi regista non è mai stato di grandezza paragonabile al Sordi attore.
E il Sordi regista è stato troppo spesso schiacciato dal Sordi attore.
Ne Il Presidente del Borgorosso Football Club siamo a uno stadio intermedio.Sordi il film se lo scrive e lo interpreta con il solita baldanza ma è diretto da Luigi Filippo D'Amico che a dir la verità lo lascia decisamente a briglia sciolta.
Sordi imperversa in un one man show in cui manca fondamentalmente il coro di personaggi (alle spalle del protagonista) a cui di solito vengono riservate le battute migliori.
Albertone è ovunque, sempre e comunque, il film è lui e niente o nessun altro.
E ,nonostante sia sempre uno spettacolo vederlo in azione di fatto tarpa le ali a un film che poteva avere (modeste) ambizioni di satira sociale.
L'Italia del miracolo economico ha lasciato ormai il proscenio a quella dei nuovi arricchiti che col potere delle loro lirette fruscianti sono in grado di comprarsi tutto.
Il calcio è industria milionaria e causa di rovina ma vuoi mettere la soddisfazione di essere portato in trionfo dai tifosi?
Altra cosa che si nota in questo film è la lotta tra le anime diverse di un'Italia ancora divisa sostanzialmente.
Sordi è l'ambasciatore della romanità in trasferta, in Romagna per la precisione.
La lotta tra la ventresca e il culatello si risolve in un pari e patta.
La commedia procede stanca e un po' logora senza colpi di genio o scivoloni clamorosi. Sordi in un impeto di autorefenzialità schiaccia come un rullo compressore tutto quello che trova sulla sua strada ma l'allenatore sudamericano che ha le forme e l'accento di Helenio Herrera è veramente strepitoso.
Film invecchiato male ma ha la fortuna che il mondo che descrive è invecchiato male come lui.
Certo che il vedere quei colori sociali associati a Sordi è veramente duro da digerire...
comanda Sordi e si vede
è ovunque
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