Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Questa piccola pietra miliare del cinema italiano rappresenta il quarto film del maestro Pupi Avatie si presenta come uno dei capolavori dell'horror italiano.
Ambientata nelle campagne ferraresi, la pellicola racconta di Stefano, un giovane maestro di restauro chiamato a riportare alla luce un affresco situato in una piccola chiesa. Si tratta della raffigurazione del martirio di San Sebastiano, opera ultima di Buono Legnani, un pittore pazzo denominato "colui che dipinge le agonie", per via della sua passione per il ritrarre i morenti. Nel giro di poco tempo Stefano si accorge di non essere molto gradito da qualcuno e vive il suo tempo in questo piccolo paesino di campagna in un crescendo di mistero, sangue e sparizioni.
La casa dalle finestre che ridono (1976): Lino Capolicchio
Ho apprezzato notevolmente questa pellicola che, sebbene datata, riesce a colpire soprattutto grazie alla costruzione fortemente veritiera e che si mantiene ancorata alla tradizione dell'horror psicologico, divenuto un cult fra gli anni sessanta e gli anni settanta.
Avati riesce a regalare riprese della campagne ferraresi particolarmente apprezzabili, che arricchiscono il film a prescindere dalla trama in sè. Ci sarebbe da aggiungere che comunque il film mantiene un ritmo piuttosto alto, risultando piacevole e interessante, proprio perchè la trama si rende apprezzabile anche grazie al crescendo di tensione che (NON E' UNO SPOILER!) sfocia in un finale comunque apertissimo alla fantasia dello spettatore.
Voto: 8
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