Regia di Michael Winner vedi scheda film
Un bel western violento ....
Un mezzosangue apache uccide uno sceriffo attaccabrighe . Nonostante lo abbia fatto per legittima difesa , una numerosa banda di giustizieri si mette al suo inseguimento ... Un western violento ed iperrealistico , che sembra avere dei debiti con l' estetica del Western Spaghetti , allora in auge ( siamo nel 1971 ) . Tanto che persino le locations , aride ma splendide , sono quelle della spagnola Almeria , che ha fatto da sfondo a tanti lavori di Leone e dei suoi epigoni . La trama è piuttosto semplice e lineare , ma e facile vederci sotto un' evidente tesi antirazzista ( quasi tutti i bianchi detestano a morte i pellirossa ) o persino una velata critica alla guerra del Vietnam , con questi " invasori " violenti e prepotenti che irrompono nell' inospitale " Chato' s land " ( titolo originale del film ) , facendo i comodi loro ma venendo alla fine puniti per la loro arroganza . Il protagonista è il monolitico Charles Bronson , che a dispetto dei 52 anni suonati esibisce ancora un fisico scultoreo e con il suo volto di pietra risulta perfetto per il ruolo . In tutto il film infatti dirà sì e no una ventina di parole ! Però , anche se lui è il personaggio principale , gran parte della pellicola ruota attorno alle vicissitudini del variegato drappello di inseguitori , al cui interno si scatenerà presto un vero e proprio gioco al massacro .
Tra di loro i più noti sono Jack Palance ( ex ufficiale sudista pateticamente nostalgico ) , Simon Oakland ( trucerrimo capo di una famiglia di idioti depravati ) , Richard Jordan ( il più depravato ed idiota della famiglia ) e James Whitmore ( il più ragionevole degli inseguitori ) . Il regista è l' inglese Michael Winner , da poco sbarcato a Hollywood , che con Bronson instaurerà un fortunato sodalizio artistico che li porterà ai successi della serie de " il giustiziere della notte ". In definitiva , un film rude e sporco ma avvincente , che si merita un buon 7 .
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