Regia di Jan Bucquoy vedi scheda film
Simpatica commedia autobiografica ed esordio registico del provocatore J. Bucquoy, in cui ciò che si apprezza maggiormente è lo stile dimessamente ironico, quotidiano e pungolante. Le esperienze sessuali del protagonista come emblema nazionale non ha nulla di particolarmente caratteristico e il pensiero di fondo è solo una filosofia abbastanza scontata, ma il film è riuscito appunto nell'ironia maliziosa nei confronti della famiglia (una madre popputa ma scostante, manesca - come le altre donne del film - e tirchia; un padre che cura solo i suoi piccioni; una zia senza mutande), e verso la politica, le manie, i compagni di scuola, le utopie, ecc. 7
Spiccano lo struggente tema principale di Victor Young da Johnny Guitar, e Franz Liszt.
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