Regia di Lewis Milestone vedi scheda film
Un gruppo di ex commilitoni organizza una rapina record a Las Vegas. Un film irritante, che sembra recitato con il pilota automatico: i personaggi (che oltretutto nella versione italiana hanno nomi ridicoli) non fanno neanche finta di essere qualcosa di diverso dai loro interpreti, ossia puttanieri ricchi sfondati in cerca di qualche svago; in pratica Sinatra e co. fanno il product placement di sé stessi, come del resto esplicita il cartellone pubblicitario con i loro nomi nell’ultima inquadratura. Ma il difetto è anche una sceneggiatura incredibilmente piatta, priva di nodi che non vengano sciolti nel giro di pochi minuti, e altrettanto prolissa: la si direbbe scritta da qualcuno che non conosce la parola “ellissi”, dato che sia i preparativi sia l’esecuzione del colpo vengono mostrati cinque (dico, cinque) volte, tante quante i locali notturni svaligiati. Leggermente migliore l’ultima mezz’ora, con le indagini condotte da un boss che affianca la polizia locale, e soprattutto con quel finale beffardo. Ma dispiace che un regista serio come Milestone abbia associato il suo nome a un simile prodotto.
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