Regia di Charles Crichton vedi scheda film
Un giallo dai risvolti psicoanalitici...tutt'altro che disprezzabile, adatto a chi ama registi come Bergman.
A Londra dopo la morte suicida di uno psicoanalista la figlia Cathy (Franklin) assilla il giornalista Alex ( Boyd) gia' in cura dal padre a indagare a fondo sulla morte del genitore ,questi tra un gallerista ( Attenborough) una sessuofoba segretaria ( Cilento) e un giudice omosessuale ( Hawkins) avra' una amara sorpresa finale.
Un' efficace thriller psicologico girato da un Crichton alquanto ispirato su una Londra torbida e fluviale che avrebbe tutto per avvicinarsi a un'opera bergamiana vista una verbosita' con momenti che vanno tra dolcezze e scatti d'ira molto violenti e con una psicoanalisi che la fa da padrona.
Un'opera che entra nei meandri della mente umana e che a tratti mi e' apparsa anche assai ostica e perturbante ,direi anche perversa e malata. Certo non per tutti ,ho dovuto rivederlo per apprezzare alcuni momenti non sempre facili da seguire visto i tanti indizi che dissemina il film,assieme a uno Stephen Boyd che per me ha rappresentato una lieta sorpresa. Mi sento di consigliarlo...insomma provatelo....trattasi di un film degli anni sessanta con un magnifico bianco e nero.
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