Regia di Bruno Gaburro vedi scheda film
Una commedia che anticipa di poco l'ondata sexy imminente (a base di liceali, dottoresse e poliziotte) ma contraddistinta da una non banale riflessione sulla (mala) etica di una politica locale, che è riflesso in miniatura di quella alla guida della Nazione.
Il dipendente comunale di una cittadina, Luca Reali (Renzo Montagnani), è responsabile delle attività della Proloco, ma soprattutto è un incallito donnaiolo. Ma anche Luca alla fine viene colpito dalla freccia di Cupido (nonostante un matrimonio apparentemente solido) e perde la testa per una straniera bellissima, Jennifer (Sherry Buchanan) dopo averla salvata da un tentativo di suicidio. I colleghi del Comune, con il Sindaco -la cui moglie non disdice di offrirsi al Reali- in testa, lo invogliano a frequentare Jennifer ma per una precisa motivazione: la ragazza è infatti figlia di un ricco possidente americano, coinvolto nel finanziamento di un progetto di costruzione molto oneroso, che lo stesso Luca promuove.
Da un romanzo di Nantas Salvalaggio, Roberto Leoni e Franco Bucceri traggono spunto per scrivere una sceneggiatura che rientra nel genere (allora in pieno sviluppo e destinato -a breve distanza- a un grande fermento) della sexy commedia all'italiana. La scelta del cast è decisamente riuscita e vede il coinvolgimento di un buon numero di caratteristi interessanti, da Ugo Fangareggi a Giacomo Rizzo, e ancora: Venantino Venantini, Gabriele Tinti, Patrizia Webley e Franco Bracardi.
La regia di Gaburro -qui coinvolto in un film che ha pure risvolti interessanti per come tratteggia le psicologie di politici locali che, nel loro piccolo, rispecchiano quelli seduti a Montecitorio- viene valorizzata non solo dalla sempre professionale e riuscita interpretazione di Montagnani e dalla (ancora) sensuale Rossana Podestà, ma anche dal buon montaggio di Vincenzo Tomassi e dalla decorosa soundtrack composta dai fratelli De Angelis. Nel complesso quindi, pur essendo un prodotto destinato ad un pubblico in cerca di simpatica "evasione", Il letto in piazza sfiora in diversi momenti una regia raffinata e interessante, in grado di passare -con scarto di intenzione assai significativo- dalla messa in scena di un bel (e anonimo) sedere femminile, in bella vista per incuriositi passanti sul campanile (l'incipit) e leit motiv del chiacchiericcio popolare della micro comunità, all'onesto (ma autodistruttivo) discorso (con sembianza di confessione) tenuto da un ispirato Montagnani, munito di megafono, sul tetto del già citato campanile...
Curiosità
Nella stanza da letto di Luca Reali (Montagnani) è collocato un manifesto curioso: quello del film diretto nel 1974 da Michael Benveniste e Howard Ziehm, ovvero Flesh Gordon - Andata e ritorno... dal pianeta Porno!
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