Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
Ritratto di un'Italia del dopoguerra e un'affresco di vita sociale degli anni cinquanta.
Per amore di Carlo (Manni) la bella Alda (Rossi Drago) partecipa ad un'estenuante maratona di ballo nonostante sia incinta ,questo per recuperare i soldi e pagare l'avvocato che possa scarcerare l'uomo che ama.Un melodramma trasgressivo e torbido ,sceneggiato da cinque persone ,con scarsi approfondimentei psicologici ,ma ha dalla sua uno sfondo sociale di tutto rispetto (una periferia che sa tanto di Pasolini) e alcuni grandi (futuri) attori alle loro prime apparizioni,come Gassman e Enrico Maria Salerno e poi la pellicola ha dalla sua una descrizione della poverta' marginale e sfruttata di una indubbia forza vitale.Insomma un gran bel bianco-nero di un'Italia che fu,chissa se Pollack ha visto questo film per il suo "Non Si Uccidono cosi' anche i Cavalli"...solo per la scena sulla maratona di ballo (cosi' simile tra loro,quasi una copia)...chissa.Resta un film del grande Comencini ,assolutamente da rivalutare.Voto7/8.
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