Regia di Michael Herz, Samuel Weil vedi scheda film
Melvin è un ragazzetto debole ed imbranato che fa lo sguattero in una palestra nella città di Tromaville; siamo nel 1985 quindi in pieno medioevo novecentesco (è così che considero gli anni ’80), ragione per la quale un nerd del genere in una palestra non potrà mai non finire con l’essere preso in giro da chiunque. In questo film ci sono solo cattivi. I palestratoni prendono in giro Melvin, gli fanno scherzi sadici ed umilianti, le donne sono tutte strappone bionde che scopano con i bulli della palestra all’interno della palestra stessa. Neanche le donne si esimono dallo sfottere Melvin, personaggio che sembra non avere amici, se non la madre, una vecchietta che saluta baciandola in bocca. I bellocci della palestra sono tutti drogati che di notte si divertono ad investire con la macchina italiani, ebrei, cinesi e bambini in bicicletta… incoraggiati dalle loro donne tettone. Un giorno una delle biondine della palestra dice al nerd Melvin che gliel’avrebbe data se si fosse vestito da ballerina e l’avesse raggiunta poco dopo in piscina, lui obbedisce e una volta lì si trova a dover baciare un cane sotto gli occhi di tutti i bulli e le troie della palestra che lo prendono per il culo e lo inseguono, finchè per la disperazione non si getta da una finestra dove, guarda caso, c’era un camion con dei bidoni di rifiuti tossici (ovviamente aperti); gli autisti del camion s’erano fermati lì per sniffare cocaina, lui cade in uno di questi barili e subisce delle mutazioni diventando un energumeno deforme; torturerà così tutti i cattivi della città e si fidanzerà con una ragazza gnocca e non vedente (ottimo!) ma c’è, ovviamente, chi vuole farlo fuori, cioè il sindaco ciccione e cattivo che gioca a golf ed è sempre attorniato di donnine che se lo sbaciucchiano! Sin dai primi cinque minuti si capisce che generi di film faccia la Troma Production: pellicole volutamente trash con attori incapaci, recitate in maniera orripilante al cui confronto le nostre commedie trash con Alvaro Vitali e Lino Banfi erano dei veri e propri capolavori (dico questo scordando che moltissima gente è effettivamente convinta che i film trash italiani fossero effettivamente dei capolavori). La Troma è “nota” tra il suo fedele pubblico di nicchia per i suoi film indipendenti trash-gore-demenziali-splatter a basso costo… ma se il basso costo sono 500 mila dollari (niente per fare un film) mi chiedo comunque come abbiano fatto i registi Michael Herz e Lloyd Kaufman (gli inventori stessi della Troma Production) a procurarseli! Questo film è considerato un cult, ma è una cazzata immane, mi direte che è volutamente trash, e va bene, mi direte che è fatto apposta per essere una cazzata, e va bene… ma secondo me non vale un cacchio manco come cazzata; battute come “orripilante? Allora non hai visto mia suocera!” se fossero state volutamente infelici allora si sarebbe potuto valutare diversamente, ma siccome era il 1985 credo che l’intento fosse far ridere con cose del genere. The Toxic Avenger contiene scene di sesso e violenza come la Troma vuole, lo splatter è da quattro soldi come la Troma vuole, ma l’umorismo è zero! E, se vogliamo dare all’aggettivo “demenziale” la sua accezione primordiale, allora si può dire che la Troma è demenziale… ma per demenziale intendiamo “aho, fa ridere!!” allora non ci siamo… fa pena! Trash voluto o non voluto che sia!
Il film, oltre ad aver ispirato la Marvel alla creazione di un omonimo fumetto, ha avuto ben tre seguiti… ma non se li sono visti manco loro!
Voto: 1+
VL
http://doner.splinder.com
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta