Regia di E.G. Castellari vedi scheda film
Far West. Onion Stark coltiva cipolla nel suo terreno, pregno di petrolio nel sottosuolo. Un potente riccone cerca in ogni modo di mandarlo via, ma le cipolle sono più care a Onion di qualsiasi altra cosa.
Alla metà degli anni Settanta lo spaghetti western era pressochè morto e sepolto; a ravvivare l'ultima ondata del filone era stata la coppia formata da Bud Spencer & Terence Hill, che negli anni precedenti aveva ottenuto enormi successi virando nettamente il genere verso la commedia. Enzo G. Castellari, che nello spaghetti western 'vero e proprio' aveva esordito, prova con Cipolla Colt, nel 1975, a seguire la strada indicata da Spencer & Hill, con qualche debita differenza. Ad esempio il protagonista è uno solo, l'ottimo Franco Nero, per l'occasione riccioluto e biondo sporco; i toni dolciastri e perbenisti sono però i medesimi, con una trama a un passo dal surreale e palesemente, giustamente improntata al lieto fine ridanciano (sceneggiatura di Sergio Donati e Luciano Vincenzoni). Non mancano poi cavalli parlanti (in romanesco stretto!), un uomo dal braccio 'bionico', cowboy effeminati in una maniera che scavalca qualsiasi definizione - all'epoca prematura in ogni caso - di 'politically correct'... Anche Sterling Hayden Martin Balsam, Leo Anchoriz e Dan Van Husen prendono parte al cast; nota di merito va alla già apprezzata coppia formata dai fratelli De Angelis, meglio noti come gli Oliver... Onions (!), nome azzeccatissimo dato il contesto. Qualche momento buffo alza la media di un'opera non eccelsa, ma costruita con buon artigianato ed esteticamente più che sufficiente; Castellari non tornerà più al western, preferendo reimmergersi nei suoi generi favoriti: poliziottesco e action. 3,5/10.
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