Regia di Sam Raimi vedi scheda film
Pregevole low-budget, o meglio, super-low-budget da quelo che si dice in giro (le proverbiali due lire)! Sam Raimi, che ho conosciuto con "Pronti a Morire" grazie al mio culto per Gene Hackman, mi ha subito preso per la gola: il suo cinema, il suo senso di ritmo sia fisico che narrativo, l'immaginario che riesce a creare e così via. "La Casa" era un passaggio obbligatorio, aspettavo di vederlo e finalmente l'ho visto, e ne sono chiaramente entusiasta. Siamo nel post-Halloween, da poco era nato anche Jason, e fra due anni sarebbe arrivato pure Freddy. In questo produttivo arco temporale, il Bizzarro Sam Raimi, ok crea Ash, ma soprattutto dà il suo personalissimo contributo all'arte Horror. La storia è più che banale: un gruppo di ragazzi (il fondamentale di horror e slasher) si trova in una situazione chiusa (la Casa appunto), e cominciano a morire. Poco importano i perchè e i percome, la verosomiglianza la lasciamo a chi di cinema pretende troppo (e non quindi il Cinema tout court), e la logica diamola pure in pasto ai porci: se no non si spiegherebbe perchè la prima ragazza esca di notte in un bosco nero come il peccato, pieno di nebbia, dopo aver sentito dei rumori provenire da fuori...mi sa che era strafatta! Ma se ci dovessimo curare di questo, perderemmo il gusto. E basta.
Molti credono che il cinema sia denuncia, politica, impegno, o anche e perchè no, sperimentalismo. C'è molta più denuncia in un horror fatto bene, che in mille film schierati.
Sam Raimi ne è la prova, dopo ovviamente i Romero, i Carpenter, i Cronemberg e il Genio Craven, con Argento, Bava, Fulci, Di Leo, Martino, Lenzi, Margheriti, Deodato...
Evil Dead 1982, non semplicemente un filmino fatto in casa, ma un grande capolavoro di immagini, scelte splatter azzeccate e un filo di ironia che nel macabro non guasta mai. Tutto però, ed è giusto dirlo, fatto in casa. Alla faccia delle grandi produzioni, che reprimono, vincolano, limitano la creatività dei geni.
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