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La casa

Regia di Sam Raimi vedi scheda film

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La recensione su La casa

di zombi
8 stelle

si entra in un punto sconosciuto del proprio cervello. ogni tanto, almeno una volta all'anno devo vederlo. è come se il film mi chiamasse ad essere visto. la prima volta l'ho visto su raitre d'estate, ma adesso lo guardo sempre d'inverno.
l'anima candida dell'essere umano, smembrata dall'invisibile, dallo sconosciuto, dalla superstizione che prende vita e possesso del corpo umano e lo
trasforma distruggendolo, in una dissolvenza acida di colori fumettistici.
chi ride a vedere la casa di raimi, è insano di mente e non sa a cosa va incontro. ne sanno qualcosa i nostri 5 ragazzi.
non importa che nel bosco in piena notte ci si veda come in centro a las vegas, non importa che la sorella di ash vaghi da sola per il bosco alla insana ricerca di fantomatici "lo so che siete li fuori, vi ho sentiti in cantina", non importa che il sangue che imbrattava il viso di ash o della ragazza di ash, ci sia e poi sparisca, non importa perchè i demoni hanno già pervaso il piccolo schermo televisivo. da quando cheryl comincia ad indovinare le carte una ad una e sempre più velocemente fino a mostrare il viso stravolto dalla legione che l'ha invasa, il favoloso circo dei terrori finalmente deflagra e c'investe di materia cerebrale e frattaglie.
il genio del film è di truccare gli attori come baracconi di carta pesta e gomma piuma e renderli terrorizzanti mediante lo shock un pò fumettistico dei colori, dei movimenti marionettistici degli attori e del sonoro. lo stesso sonoro che ci accoglie all'inizio del film tra le foglie morte nel bosco. i demoni sumeri che accompagnano gli animali sacrificali per i loro riti di sangue.
è naturale che poi 4 ragazzoni americani trovino divertente il contenuto del nastro magnetico trovato nello scantinato, insieme ad un pugnale che probabilmente in qualche negozio a new york si trova a 1 dollaro, sui deliri di una voce che dice di aver risvegliato antiche divinità sumeriche e che ora ne sta pagando le conseguenze. nel ventesimo secolo queste cose non succedono più. come non esistono i cannibali, gli omicidi rituali o che altro.
la casa è un tocco di sana smania di crudeltà. di corpi trasformati in ammassi postolosi dalla possessione diabolica e poi smembrati a colpi di vanga o di ascia, se non disciolti in plastilina colorito e purea di patate.
sfiniti da tutto questo bagno di sangue, membra pulsanti e interiora calde, arriviamo alla luce del giorno e per fortuna non è ancora finita.
grazie sam, ti voglio bene.

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