Regia di Giancarlo Planta vedi scheda film
Non è, come può sembrare dal titolo, una delle solite "vanzinate" infarcite di comici. Se lo fosse, d'altra parte, non uscirebbe nelle sale a cavallo di Ferragosto, ma in periodi più propizi per richiamare il pubblico televisivo. E', invece, un tipico prodotto indipendente italiano, abbastanza fortunato e decoroso da trovare la strada per la proiezione su schermo (seppure estiva). Prodotto da Enzo Porcelli e Luigi Planta, diretto da Giancarlo Planta, Italia Village sembra sia costato 2 miliardi, 500 milioni dei quali provenienti dall'articolo 28 (quello del finanziamento ministeriale). Gli interpreti hanno lavorato accontentandosi di cachet minimi, e sono tutti bravi: Mariella Valentini, Maria Amelia Monti, Ivano Marescotti, Claudio Botosso, Eleonora Danco, Stefano Masciarelli, tutte facce che hanno animato il giovane cinema nostrano degli ultimi anni. Peccato che la sceneggiatura di questa commedia acida sui piccoli imbrogli italici anni ’90, dopo un buon avvio, un po' surreale, non decolli mai in una narrazione articolata. Qualcuno l'ha paragonata a una vecchia commedia all'italiana: ma allora le sceneggiature le scrivevano almeno in tre o quattro, mentre qui, purtroppo, è il regista che ha fatto tutto da solo.
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