Regia di Francesco Laudadio vedi scheda film
"La riffa" diretto nel 1991 da Francesco Laudadio,
devo dire che mi ha fatto rimanere perplesso.
La storia si svolge a Roma,e tratta che Francesca,
una delle più belle ragazze della città,rimane vedova
per un incidente stradale che è stato coinvolto
suo marito,ricco benestante.
Però si accorge che c'è qualcosa che non va,
perché gli lascia tanti debiti che è costretta
a vendere tutti i suoi beni.
Finché gli viene l'idea di organizzare una
riffa dove è lei il premio per 4 anni.
Insomma Francesca la desiderano tutti,ed è incarnata
da una splendida Monica Bellucci,ancora lontana dalle
scene Francesi,che è l'emblema del sesso e della
sensualità più profonda e il regista Laudadio,
fa la buona scelta di farla doppiare,
rendendo meglio.
Nella storia il suo Avvocato cerca di conquistarla,
anche non partecipando e dall'altra parte la frega
comprando la sua barca,ma non si aspetta che succederà
dopo.
Il Film è costruito nelle vicissitudini di Francesca
che fa di tutto per guadagnare i soldi,e anche
per mantenere la figlia,e va avanti così finché
un giorno investe un tipo strano che si innamora
di lei.
Questo personaggio è interpretato da Giulio Scarpati,
prima di diventare Lele di:"Un medico in famiglia",
che alla fine al cospetto della storia non c'entra
nulla.
Il regista non è incisivo e poco diretto
di quello che vuole raccontare,e cerca di
fare il trasgressivo,ma non gli riesce,
anzi nella parte centrale diventa macchinoso
e ripetitivo e intuisci prima quello che accade
dopo.
Quello che riesce a fare e utilizzare tutto il
potenziale della Bellucci,ma è insufficiente
ai fini di tutto il complesso.
Nel Cast oltre i citati figurano:
Massimo Ghini-Elena Cantatore e Renato Scarpa.
In conclusione un Film mediocre,
che alla fine della visione ti sembra
incompiuto e incompleto,perché non riesce a
centrare l'obbiettivo almeno per la buona idea di fondo,
e lascia in sospeso alcune situazioni importanti,e non arriva
dove vuole arrivare,lasciandoti
in un modo strano,soprattutto per la scelta del
finale.
Il mio voto: 5.
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