Regia di Richard Brooks vedi scheda film
La notizia è una merce, e va saputa vendere: un reporter specializzato in scoop da zone di guerra, si dà da fare per catturare anticipazioni su una crescente tensione tra l'Occidente e i maggiori fornitori di petrolio del Medio Oriente, fino a scoprire una vera e propria congiura, con morti ammazzati ed intrighi spionistici. Ma vale di più portare alla luce la verità, o andare incontro ad una guerra mondiale pur di guadagnare copertine e prime time? Una satira che punta abbastanza al grottesco, diretta da Richard Brooks, con Sean Connery protagonista assoluto, in una delle non molte pellicole su registro umoristico girate dall'attore scozzese, con uno stuolo di caratteristi di prim'ordine (G.D.Spradlin, Robert Conrad, John Saxon, Hardy Kruger, Henry Silva, Robert Webber, più piccole ma utili parti per Katharine Ross e Leslie Nielsen): nel mirino gli intrallazzi intrisi di oro nero e sangue, di tradimenti e cospirazioni, in un crescendo che rasenta il demenziale, a conti fatti. Però la carica derisoria del film è tenuta troppo spesso in sordina, e, ad un certo punto, non si capisce bene a cosa stiamo assistendo: come commedia non è abbastanza divertente, come film d'azione non gira a dovere. Certo, la carne al fuoco non è poca, e si sente che la sceneggiatura avrebbe ambizioni mordaci eccome: ma come satira appuntita, si possono citare esempi molto più azzeccati. Connery non lesina divertita partecipazione, al punto da strapparsi via il parrucchino nell'ultima scena, ma non è servito a dovere dalla regia, forse non del tutto a proprio agio, di Richard Brooks.
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