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Finché c'è prosecco c'è speranza

Regia di Antonio Padovan vedi scheda film

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La recensione su Finché c'è prosecco c'è speranza

di Furetto60
6 stelle

Buon giallo-rosa, con un bravissimo Battiston

Nella campagna veneta, patria del Prosecco. L'ispettore Stucky, Battiston protagonista di questa commedia giallo-rosa, è chiamato a investigare su un apparente caso di suicidio,quello del facoltoso conte Desiderio Ancillotto, che si è tolto la vita con un gesto teatrale e improvviso.Il conte era proprietario di un vasto terreno dedicato alle vigne e di una gran bella villa, ma il suo modo di coltivare  la terra,all'antica, senza pesticidi e facendo "riposare" una grande fetta  del terreno,era poco speculativo e  veniva considerato da molti interessati  più al profitto che alla qualità, una pessima strategia d'affari. Ancillotto diventerà il fulcro delle indagini, quando iniziano a morire innaturalmente, persone legate al cementificio, che proprio, lui riteneva inquinante per la zona, a complicare le indagini anche una figlia sbucata improvvisamente che non conosceva molto bene il padre, ma che è ovviamente interessata all'eredità.
Stucky, alias Battiston sempre bravissimo, è un personaggio simpaticamente goffo,di stazza grossa si veste in modo ridicolo, è fresco di promozione,non ha esperienza,non sembra nè grintoso nè carismatico e procede con indagini  apparentemente approssimative,senza poter contare su un superiore, attento solo a  finire con tranquillità gli ultimi giorni di lavoro ,alla vigilia della pensione, tuttavia tra filari e bollicine, con la sua perseveranza,incontrando e talvolta scontrandosi con bottai, osti, confraternite di saggi bevitori, giunge alla acuta consapevolezza che la chiave del  mistero è nella filosofia della vita, che anima quella zona, avvolta da un'aura magica e per i più impenetrabile e che la soluzione al suicidio del conte,sta proprio in questo particolare modo di vivere.

Trasposizione  dal romanzo omonimo di Fulvio Ervas,che peraltro ne ha già scritti altri dedicati al medesimo protagonista.Pur trattandosi di un giallo, il tono è leggero e ci sono momenti di ilarità.La location è suggestiva, l'intreccio è intrigante, la sceneggiatura brillante.

 

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