Appena defunto, Van Cleve racconta al diavolo la propria vita: è sempre stato viziato dai genitori, è stato iniziato presto ai piaceri della carne da una giovane cameriera, gli sono piaciute tantissimo le donne, restando però sempre fedele alla moglie. Mefistofele non ritiene Van Cleve "degno" di essere ospitato tra i dannati, e lo dirotta in Paradiso.
Note
Un capolavoro di elegantissima, sottile trasgressione e di meritatissima fama, in cui il celebre "Lubitsch touch" si manifesta al meglio delle sua squisite capacità, in un divertito, fantastico e metafisico testamento spirituale. Gli interpreti "stanno al gioco" come meglio non si potrebbe.
Capolavoro. Da vedere e rivedere. Delizia per gli occhi e la mente. Incredibile che nella versione italiana sia stato tagliato il finale, che è quello che dà un senso al titolo altrimenti inspiegabile. L'impenitente seduttore, nell'ascensore che lo porta verso il Limbo dove dovrà aspettare a lungo, incontra una bella signora e attacca bottone :-)
Testamento cinematografico di Lubitsch, dove il suo celebre "tocco" mostra una ricchezza di sfumature e una brillantezza di trovate da farne un piccolo gioiello
un classico per capire quanto la vita sia davvero una commedia sofisticata. (poi, se si rischia di finire male e di andare all'inferno, che importa? l'importante è non avere rimpianti. E rimanere con il proprio sublime senso dell'umorismo.)
in bilico tra romantico e grottesco, Lubitsch sferra un altro sberleffo nei confronti di una societa' moralista. Il cielo potra' anche attendere, ma nel Paradiso dei commedianti questo grande regista non puo' certo mancare
"Il cielo può attendere" è il vero testamento cinematografico di un maestro della commedia sofisticata come Ernst Lubitsch. Girato in un raffinato Technicolor, usato per la prima volta dal regista, il film ci da' un ritratto di un dongiovanni impenitente, Henry van Cleve, che per tutta la vita non ha saputo resistere alla tentazione rappresentata dal potere di seduzione femminile,… leggi tutto
Nel periodo d'oro della commedia americana, da Lubitsch, che solo un anno prima aveva diretto quel capolavoro che è "Vogliamo vivere", ci si poteva attendere di più. Forse qui manca la compiantissima Carole Lombard, oppure il soggetto è un po' leggerino per resistere all'usura del tempo, ma si resta delusi. leggi tutto
Ecco uno spettacolo con tutti gli ingredienti giusti, del cast di talento, in scenografia stupenda, e un regista capace, ma è piatto. Anche la logica di comportamento di alcuni personaggi è strana. Il personaggio principale si suppone che sia un diabolico playboy, ma abbiamo poche prove di questo. La moglie lo ama nonostante questo difetto, ma lo lascia senza preavviso . I genitori della… leggi tutto
Il cielo può attendere Stati Uniti d'America 1943 la trama: Appena passato a miglior vita Enrico Van Cleve racconta al Diavolo probabilmente la storia della sua vita. Da ragazzo viziato e coccolato dai genitori da buon figlio unico, e’ stato iniziato molto presto ai piaceri edonistici da Mademoiselle una giovane cameriera francese. Ha amato tante bellissime donne, restando…
Il cielo forse potrà anche attendere ma a non farlo è lo spregiudicato, splendido fervore romantico. Lubitsch non giustifica il libertinaggio né lo condanna, il suo è un film deliziosamente amorale, smagliante e sornione, che demolisce le ideologie del conformismo adescando con una messinscena piena di lustro e lustrini. Scenograficamente poderoso e con un cast…
"Il cielo può attendere" è il vero testamento cinematografico di un maestro della commedia sofisticata come Ernst Lubitsch. Girato in un raffinato Technicolor, usato per la prima volta dal regista, il film ci da' un ritratto di un dongiovanni impenitente, Henry van Cleve, che per tutta la vita non ha saputo resistere alla tentazione rappresentata dal potere di seduzione femminile,…
Nell'attesa di sapere se il suo posto sarà all'inferno o in paradiso un inguaribile dongiovanni racconta la sua vita sentimentale al diavolo. “Il cielo può attendere” ha il sapore di un bilancio, assolutorio certo ma non privo di ombre, su un esistenza che si avvia al tramonto. Niente di tragico naturalmente, ma con gli anni Lubitch ha acquisito una vena di malinconia.…
Al cospetto del diavolo, Enrico Van Cleve (Ameche) rievoca la sua storia prima di ratificare il suo ingresso all'inferno dopo essere morto. Rammenta così i tempi dell'infanzia e dell'età adulta, ricordando la sua precoce predisposizione verso le donne che ha segnato gran parte della sua esistenza. La relazione con Marta (Tierney), la moglie soffiata ad un passo dalle nozze al cugino, marcherà…
Ecco uno spettacolo con tutti gli ingredienti giusti, del cast di talento, in scenografia stupenda, e un regista capace, ma è piatto. Anche la logica di comportamento di alcuni personaggi è strana. Il personaggio principale si suppone che sia un diabolico playboy, ma abbiamo poche prove di questo. La moglie lo ama nonostante questo difetto, ma lo lascia senza preavviso . I genitori della…
La comicità di Lubitsch è meravigliosamente fresca. Il film è datato ed inutile nasconderlo, si sente ma una tantum quando meno ce lo si aspetta ecco che arriva il colpo di classe, quella battuta nuova e moderna che non ti aspetti in technicolor. E' l'esempio del diavolo che scaraventa la nonnina all'inferno aprendo la botola ma non è solo il gesto in sè perché il regista lavora su più…
Sontuosa e galante commedia romantica vestita di un leggero ed impercettibile velo metafisico ( ed ornante a mo' d'opera artistica il quadro vitale del protagonista) che non stanca mai lo spettatore nella fedele copiatura che fornisce delle dolcezze e dei piaceri dell'esistenza, annessa l'aporia dilemmatica della vecchiaia e del funesto trascorrere del tempo.L'anti-eroe della storia narrata…
" I'm a man of wealth and taste I've been around for a long, long years Stole many a man's soul and faith.. " Con queste parole i Rolling Stones presentavano una figura così affascinante ed ambigua…
Meraviglioso esempio di tutto ciò che deve essere un buon film. Non risente degli anni, rimangono intatti ritmo narrativo, stile, eleganza, ironia e la sottile vena malinconica intesa dal regista ad accompagnare la vicenda.
Grazie e malizia di Lubitsch che esordisce nel colore cumulando le ossessioni di sempre. Libertinaggio di un cuore innamorato delle donne in una società che oppone il conformismo alle passioni e al destino. Deciderà il diavolo, probabilmente… Ritmo celere ed imprevisti a rotazione in una bella impaginatura che non soffre di teatralità ancorata com’è a…
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Commenti (7) vedi tutti
Una delle più belle commedie della storia del cinema. Il cielo può attendere visione obbligatoria, per il vero appassionato.
leggi la recensione completa di claudio1959Capolavoro. Da vedere e rivedere. Delizia per gli occhi e la mente. Incredibile che nella versione italiana sia stato tagliato il finale, che è quello che dà un senso al titolo altrimenti inspiegabile. L'impenitente seduttore, nell'ascensore che lo porta verso il Limbo dove dovrà aspettare a lungo, incontra una bella signora e attacca bottone :-)
commento di orsoaudaceTestamento cinematografico di Lubitsch, dove il suo celebre "tocco" mostra una ricchezza di sfumature e una brillantezza di trovate da farne un piccolo gioiello
leggi la recensione completa di steno79Molto divertente, ironico e sarcastico. Voto 8
commento di jeffwineun classico per capire quanto la vita sia davvero una commedia sofisticata. (poi, se si rischia di finire male e di andare all'inferno, che importa? l'importante è non avere rimpianti. E rimanere con il proprio sublime senso dell'umorismo.)
commento di sophismiin bilico tra romantico e grottesco, Lubitsch sferra un altro sberleffo nei confronti di una societa' moralista. Il cielo potra' anche attendere, ma nel Paradiso dei commedianti questo grande regista non puo' certo mancare
commento di ed woodmi sembra esagerato dare ottimo a questa commedia, anche se è molto graziosa
commento di Dr.Lynch