Regia di Raoul Ruiz vedi scheda film
Una coltre di noia esasperante si adagia su due ore di raccontini fiabeschi dai toni infantili quando non - chiaramente in maniera involontaria - addirittura sconsideratamente demenziali. Mastroianni ce la mette tutta per non sfigurare, ma i suoi personaggi sono morbosamente intrisi di un buonismo da favoletta che purtroppo manda all'aria qualsiasi pretesa narrativa del lavoro. Le coincidenze della vita, i misteri bizzarri, i personaggi che sembrano diversi ma in realtà (colpo di scena finale) sono gli stessi: ancora nel 1996 esistono film di questo genere. Peccato.
Mastroianni interpreta vari personaggi - tutti fondamentalmente lo stesso uomo - sfuggenti: alla mediocrità borghese, alle abitudini, alla routine di famiglia, insomma alla realtà. E dalla realtà scompare.
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