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Life - Non oltrepassare il limite

Regia di Daniel Espinosa vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Life - Non oltrepassare il limite

di maurizio73
5 stelle

Storia di 'sei piccoli indiani' nel gioco ad eliminazione diretta con annesse clausole vessatorie, è un film che sviluppa adeguatamente la tensione lungo la inesorabile strategia di una intelligenza istintiva e brutale che tolga di mezzo l'avversario, superi le barriere e si fiondi a bomba verso l'unico ambiente ossidante che gli garantisca la vita

Una missione orbitante della ISS aggancia un satellite fuori controllo che trasporta dei campioni biologici provenienti dal pianeta Marte. Lo scopo è quello di studiare nello spazio eventuali forme di vita, costituendo una barriera di sicurezza  contro eventuali contaminazioni dell'ambiente terrestre. Dopo gli iniziali entusiasmi però, qualcosa sembra andare storto e per i sei componenti dell'equipaggio inizierà una strenua ed angosciante lotta per la sopravvivenza.

 

locandina

Life - Non oltrepassare il limite (2017): locandina

 

Compendiare i molteplici luoghi comuni e l'armamentario citazionista dell'horror fantascientifico nella claustrofobica ristrettezza di un avamposto orbitante, esponeva sin dall'inizio questo film dello svedese di origine cilena Daniel Espinosa (Safe House, Child 44) al pubblico ludibrio di risibili scimmiottamenti cinematografici o quantomeno al legittimo pregiudizio degli spettatori più sgamati. Per la verità l'esordio di una parte iniziale all'insegna del glamour di un equipaggio multiculturale di aitanti giovanotti yankee e bellone con responsabilità di comando, piuttosto che le solite smanie promozionali targate NASA con tanto di consultazione pubblica a mezzo social (Approaching the Unknown), avevano fatto temere il peggio. Il film però pare rimettersi subito in carreggiata, buttandola tanto sul piano di una sottovalutazione del rischio fondata sul dualismo tra il miracolo della vita indifesa (quella aliena al 'vetrino', ma anche quella del bebè nipponico in streaming) e le irriducibili risorse che questa mette in campo per preservare sè stessa, quanto su quello prettamente cinematografico di un'azione drammatica che si sviluppa efficacemente negli spazi stretti e nell'alternaza tra il dinamismo della lotta e le riflessioni della strategia. Storia di 'sei piccoli indiani' nel gioco ad eliminazione diretta con annesse clausole vessatorie di un contratto governativo di cui essere all'oscuro (Alien, Atmosfera zero, 2001 A Space Odissey) o imprevedibile polimorfismo di uno sviluppo embrionale che integra i foglietti germinativi in una muscolare e tentacolare macchina di morte (The Thing from Another World), è un film che sviluppa adeguatamente la tensione lungo la inesorabile strategia di una intelligenza istintiva e brutale che tolga di mezzo l'avversario, superi le barriere e si fiondi a bomba verso l'unico ambiente ossidante che gli garantisca la vita: le rive bagnate di un mondo azzurro su cui replicare il miracolo di una colonizzazione biologica che comporti l'inevitabile estinzione della presuntuosa specie bipede che lo abita da qualche milione di anni (Gravity). Insomma se non tutti i mali, almeno non tutti i compendi vengono per nuocere, tanto meno questo film ingiustamente bistrattato che pure pecca sul piano di banali caratterizzazioni (lo scienziato di colore distrofico che ridà la vita ad un organismo muscolare, il pilota sbruffone che fa subito una brutta fine, il medico melanconico in preda al mal di spazio, la bella capitana russa cresciuta a pane e KGB) e di qualche momento di retorica melodrammatica che, soprattutto nel finale, riduce la carica eversiva ed escatologica di una sconfitta evolutiva di proporzioni interplanetarie. Se volete, l'Anti-Arrival di Denis Villeneuve: in cui le forme di comunicazione non verbale stanno a zero e dove non tutti i poliponi Protestanti vengono in pace.

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