Regia di Daniel Espinosa vedi scheda film
Sorpresa! La fantascienza anni settanta/ottanta, diretta, tutta stazioni spaziali e alieni cattivissimi, senza derive filosofiche o new age, esiste ancora: evviva! Non c'è dubbio che film come "Life", siano il tipo di sci-fi che preferisco e quindi partiamo già da un certo livello di giudizio. I problemi, generalmente, nascono con lo sviluppo della trama, la cura degli effetti speciali e gli attori. Daniel Espinosa, onestissimo regista di serie B, ha ottimi attori al suo servizio, (Jake Gyllenhaal, Rebecca Ferguson, Ryan Reynolds..) e va dritto al sodo, dopo un incipit snello: la stazione spaziale ISS, cinque astronauti, dei campioni biologici in arrivo da Marte, qualcosa che va storto et voilà, ecco imbastito uno sci-fi che non darà tregua per tutta la sua durata (e sono quasi due ore). Cosa chiedere di più? Niente, a mio avviso: il togliere, avrebbe sospeso il ritmo e la suspence, l'aggiungere, avrebbe appesantito inutilmente. Una caccia all'uomo (o all'alieno) claustrofobica, cattiva, nei soliti cunicoli a gravità zero, con belle idee, attori credibili e un finale poco consolatorio. Certamente non abbiamo niente di nuovo, ma quando questo rimasticare è così godurioso e fatto bene, tutto il resto passa in secondo piano: per me questa è fantascienza di serie A e Dio solo sa quanto bisogno ci sia di tornare a fare un Cinema semplice e accattivante come questo, senza mega produzioni o puttanate cosmiche. Super promosso. Disponibile su Netflix.
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