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Life - Non oltrepassare il limite

Regia di Daniel Espinosa vedi scheda film

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La recensione su Life - Non oltrepassare il limite

di giurista81
6 stelle

Omaggio alla Sci-fi horror degli anni di gloria. Tornano i marziani cattivi pronti a invadere alla terra e si confondono nelle vesti di creature alla Alien. La pellicola di Espinosa, infatti, è un vero e proprio clone del capolavoro di Ridley Scott, da cui arriva l'idea del gruppo di astronauti in balia di un alieno, accolto un po' superficialmente all'interno dell'astronave. L'essere scorrazza per tutta l'astronave, del tutto incontenibile e con un solo proposito: uccidere.

Gli sceneggiatori giocano sul facile, eppure commettono diversi errori, preferendo la strada della scorciatoia a quelle della verosimiglianza e dell'originalità (qua assente). Non inventano niente di nuovo, in compenso propongono una serie di inneschi assurdi che penalizzano la resa finale. Gli astronauti sono dei faciloni che sfiorano la deficienza tattica, violando tutti i protocolli del buon padre di famiglia. Nel tentativo di ostacolare l'alieno finiscono sistematicamente e reiteratamente per agevolarne l'azione. Epilogo assurdo (ricorda un po' Leviathan ovvero l'Alien degli abissi marini), all'insegna dell'idiozia tecnica dei due superstiti, che invertono i comandi alla base di quelle che dovrebbero essere le loro scelte. Insostenibile l'eventuale difesa degli autori che potrebbero vedere nell'epilogo un proposito degli sceneggiatori di giocare la carta del colpo a sorpresa, poiché l'effetto che si ottiene non può che far presa solo su chi abbia staccato la ragione. Poco chiara inoltre la caratterizzazione dell'aliena, una sorta di batterio che in poche ore diventa un mostro di un'intelligenza ben superiore a quella umana e in grado di trovare tutti i pertugi e di rivelarsi prossimo all'indistruttibilità.

Se quelli indicati sono i limiti della pellicola, la messa in scena e la realizzazione sono eccellenti. Espinosa scandisce un ritmo importante, mantenendo la tensione per tutto il film. Le interpretazioni sono buone, mentre la musica, pur se piuttosto essenziale, sorregge il clima di angoscia. Il giudizio sul film è buono per la presa visiva, le scenografie e la fotografia, ma limitato dalla scrittura. Imperdibile per gli amanti della saga Alien, con un mostro a metà strada tra la creatura embrionale di Alien e un polpo volante. Qualche piccola citazione anche a Predator (soggettiva dell'essere). Se l'obiettivo era intrattenere il risultato è stato ampiamente raggiunto, viceversa, se era quello di scrivere una nuova pagina della sci-fi, non può considerarsi sufficiente.

 

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