Trama
Thelma è una ventenne che si trasferisce a Oslo per studiare. Nel momento in cui trova l'amore, Thelma si rende conto di avere poteri spaventosi e inspiegabili.
Approfondimento
THELMA: ACCETTARE IL PROPRIO DESTINO
Diretto da Joachim Trier e sceneggiato dallo stesso con Eskil Vogt, Thelma racconta la storia di Thelma, una giovane e timida studentessa che ha appena lasciato la casa degli amati genitori sulla costa occidentale della Norvegia per frequentare l'università a Oslo. Nella capitale, Thelma si sente irresistibilmente e segretamente attratta dalla bella Anja. Tutto sembra andarle piuttosto bene fino a quando un giorno, in biblioteca, ha una crisi psicogena piuttosto violenta. Da quel momento, a poco a poco, Thelma si sente sopraffatta dall'intensità dei suoi sentimenti per Anja, che non osa confessare nemmeno a se stessa, ed è spesso in preda a crisi sempre più frequenti e parossistiche. Ben presto, diventa chiaro come le crisi siano in realtà il sintomo di facoltà soprannaturali e pericolose che costringeranno Thelma a confrontarsi con il suo passato, carico di tragiche implicazioni legate a tali poteri.
Con la direzione della fotografia di Jacob Ihre, le scenografie di Roger Rosenberg, i costumi di Ellen Dæhli Ystehede e le musiche di Ola Fløttum, Thelma è un thriller soprannaturale che esula dal naturalismo dei precedenti lavori del regista Joachim Trier. A spiegare la scelta del cambio di genere sono le parole dello stesso cineasta: "Ho sempre fatto i film che volevo fare. Thelma mi ha però portato su un sentiero strano e mai battuto prima. Ho deciso allora di cimentarmi con qualcosa per me di inedito. Il fatto di essere cresciuto guardando film mi ha insegnato che spesso si possono esprimere le cose facendo ricorso soltanto a immagini mentali. Sono cresciuto alimentandomi delle opere di Antonioni e Bergman ma anche di quelle di Brian De Palma. Ho poi sempre amato l'esistenzialismo di La zona morta di David Cronenberg, che rientra quasi nel genere della fiaba e che racconta qualcosa di molto umano ma che s'inscrive nel genere del soprannaturale.
Per Thelma avevo in mente una storia di streghe ambientata a Oslo. Poiché non ero molto ferrato sull'argomento, con il mio cosceneggiatore Eskil Vogt abbiamo visto molti film horror italiani degli anni Settanta, Allucinazione perversa di Adrian Lyne e Miriam si sveglia a mezzanotte di Tony Scott, tutte opere di cui studiare l'approccio visivo. Tutte le opere passate in rassegna avevano in comune il fatto di raccontare, nel loro genere, temi umanissimi come l'ansia e la morte e di porre in essere domande esistenziali. Siamo allora partiti da ciò per creare il personaggio di Thelma, che ci ha permesso di tornare su campi a noi più familiari. Girare Thelma è stato quasi liberatorio. Passavo dal mondo reale a quello dei sogni, degli incubi e del fantastico, pur raccontando la storia di un padre, di sua figlia e dell'incapacità di accettare il destino. La dimensione mitica è quasi inesplorata nel cinema norvegese contemporaneo: ho voluto anche ricorrere al CinemaScope come fermato e ad attrici poco o per niente conosciuti al grande pubblico. Durante il corso del film, poi, non è difficile trovare relazioni con il cinema di Hitchcock (le crisi psicogene sono un riflesso della repressione di Thelma) o con i racconti di Stephen King (abile nel rileggere in opere come Carrie i miti greci e la volontà del singolo di negare il proprio destino)".
Il cast
A dirigere Thelma è il regista e sceneggiatore Joachim Trier. Norvegese di origine ma nato in Danimarca nel 1974, Trier ha il cinema nel sangue: è infatti figlio di Jacob Trier, uno dei più famosi tecnici del suono della Norvegia, e nipote del regista Erik Løchen. Dopo aver studiato all'European Film College di… Vedi tutto
Trailer
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
Commenti (17) vedi tutti
La protagonista “nascosta e segreta” di “Thelma” è Anja, su di lei grava il fulcro del film, su di lei è riversata la morale, tutta racchiusa nella differenza che passa e sta tra il credere di essere felici e il sapere di esserlo.
leggi la recensione completa di mckBen fatto, ma poco di davvero originale. 6
commento di BradyLento, noioso, insensato, voto 0 !
commento di stokaiserClassico film di SF adulta che dà 10 a 0 a produzioni più importanti che non investono nulla in sceneggiatura. Cercatelo, vale una visione.
leggi la recensione completa di tobanisTecnicamente ben recitato e ben girato, ma per apprezzarlo maggiormente di quanto lo abbia apprezzato io occorre accettare con minor peso le diffuse inverosimiglianze disseminate lungo la vicenda. In breve occorre un approccio aperto alla totale irrazionalità e accettare senza i vari super poteri esibiti. E io sono purtroppo iper razionale.
commento di pippusabbastanza sconclusionato
commento di green70Non mi ha tanto convinto 5 e mezzo
commento di eros7378Turbamenti psichici da fanatismo religioso. Non oso pensare a come saranno i turbamenti adolescenziali da fanatismo sanitario.
commento di gruvierazBene la Protagonista e anche gli altri Attori per questo Film Norvegese che,pur immettendo qualche scena erotica-Lesbo non del tutto pruriginosa ma sensuale,riesce ad attirare l'attenzione anche nellimpianto Horror (velato ...) ma comunque punge ma non convince del tutto.voto.5.5.
commento di chribio1Ennesima allegoria sul tema adolescenziale della dipendenza genitoriale, con tanto di annessi turbamenti affettivi e bigottismo familiare. Stavolta raccontato con rara dolcezza e nordico disincanto, e con un finale finalmente diverso. Voto 7.
commento di ezzo24Film particolare.. è un mix di thriller e film sentimentale.. punto forte è che mantiene l'attenzione e la tensione fino alla fine.. voto 7
commento di nicelady55Dalla Norvegia una delicata love story (con sfondo alla Carrie) tra due adolescenti dello stesso sesso. Una regia sensibile e quasi mistica, sovrasta ogni (pre)giudizio, in favore di un amore incondizionato. Un amore dolce, tenero, combattuto. Respinto. Desiderato. Sofferto.
leggi la recensione completa di undyingVa visto quando sei dell'umore giusto; io non lo ero! A peperini!
commento di edik154Gran film,un'opera da non perdere assolutamente....un CARRIE norvegese che lascia attoniti.Voto 9.
commento di ezioA mio avviso è un'opera ben fatta nella sua complessità: fiaba, horror, thriller, dramma si coniugano per affrontare tematiche di non poco conto: formazione, trasgressione, conflitto genitoriale, senso di colpa,in un'esistenza del corpo femminile contesa tra cielo e terra, e che raffigura il potere della vita e della morte... voto 8. Da vedere.
commento di logosInquietante ESP young adult drama familiare nordico ben fotografato.
commento di Leo MaltinIl giovane regista norvegese ci conduce per mano nel travagliato viaggio di una adolescente repressa alle prese con la straordinaria plasticità della psiche umana; un dipolo di esperienze contraddittorie e laceranti, scisso tra il 'doppio legame' materno e le frustrazioni confessionali del complesso di Elettra.
leggi la recensione completa di maurizio73