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Castigo

Regia di Kiyoshi Kurosawa vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Castigo

di alan smithee
7 stelle

locandina

Castigo (2006): locandina

Un probabile serial killer che agisce indisturbato, mietendo vittime affogate entro pozzanghere o accumuli di acqua di mare; il fantasma di rosso vestito di una bella donna dal tragico passato che tormenta alcune persone; un detective che vive di persona uno dei delitti su cui è incaricato di indagare.

Mentre la città e' scossa da ripetute scariche telluriche che fanno increspare anche l'acqua delle pozzanghere di acqua salata che si formano nella zona portuale, Kiyoshi Kurosawa ci introduce, attraverso questi tre elementi, in un rompicapo complicatissimo, direi anzi poco plausibile, sconnesso e di certo improbabile, ma anche altamente suggestivo, elegante, e girato con la capacità e destrezza che ormai gli riconosciamo sulla fiducia.

locandina

Castigo (2006): locandina

Un vero e proprio horror ove le morti violente per annegamento scopriremo sono commesse non tanto da un unico serial killer, ma da diverse persone, non accomunate tra loro da nulla se non dalla circostanza di essere ossessionati dalla apparizione senza preavviso di unl fantasma-donna, vestito di rosso che li assilla e li tormenta quasi per qualcosa di cui sono responsabili, almeno indirettamente. 

Tutto è legato ad una antica costruzione ora abbandonata nel porto, un tempo adibita a luogo di cura per malati di mente, e teatro di episodi di violenze indicibili a danno dei ricoverati in quel luogo di infelicità e sofferenza.

Come dicevamo sopra, la storia si presta a rocambolesche virate narrative sin eccentriche e stravaganti, che lasciano sin troppo campo libero alla fantasia a volte senza freni degli sceneggiatori di cavarsela sbrogliando la complicata matassa sull'aspetto ultraterreno o impalbabile del mondo degli spiriti, ove tutto è sin troppo facilmente scaricabile. Ma la regia fluida ed elegante di Kurosawa rende anche il thriller, piuttosto appassionante e teso nel suo svolgimento concitato e colmo di colpi di scena, un film non solo godibile, ma anche stilisticamente apprezzabile, in linea con quasi tutta la interessante e valida produzione del prolifico autore giapponese.

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