Regia di Tony Richardson vedi scheda film
A noi donne, si sa, non è permesso invecchiare. Gli uomini diventano "maturi ed affascinanti" (mah) noi delle befane. Se poi sei un'attrice! Quando sei intelligente, come Sharon Stone, i ritocchi estetici si armonizzano con ciò che sei e sei stata. Se sei una stupida, e qui la lista sarebbe troppo lunga, il botox ti immobilizza e diventi in un batter d'occhio (battere che diviene sempre più difficile ad ogni intervento!) una maschera. In entrambi i casi, più gli anni passano e più lavorare diventa difficile. Non mi metto a piangere, certo. Sono comunque delle privilegiate, noi comuni mortali stiamo molto peggio! Certo, nella fabbrica dei sogni ci sono sessantenni (o giù di lì) come Meryl Streep, e Hellen Mirren. Comunque pochine. Decisamente troppo poche.
Poi, ogni tanto, salta fuori dal cilindro un personaggio veramente ben delineato. Come in questo Blue Sky dove Jessica Lange presta tutta sè stessa, il corpo sexi e la voce soffice, ad una donna disturbata ed affascinante, vittima delle proprie pulsioni e nel contempo capace di ingenuità, purezza, coraggio. In fondo, diciamocelo, come solo noi donne sappiamo.
Tutta la parte del film che descrive il rapporto a tratti malato fra i due protagonisti è riuscitissima. Un microcosmo di normale follia dove una madre ancora bimba è coccolata da un padre presente/assente mentre è alle figlie adolescenti che tocca il compito difficilissimo di cercare di mantenere un certo minimo equilibrio.
Mal delineati, e male interpretati a mio avviso, i personaggi di contorno (mamma mia come era giovane Chris O'Connell!). C'è però una "sotto-trama": quella delle lotte intestine all'esercito, per tenere segreti una serie di esperimenti nucleari condotti con colpevole leggerezza. E' questa la componente debole. La sceneggiatura privilegia la prova, indubbiamente istrionica, della Lange, ma a scapito della comprensione complessiva del soggetto. Dove il tema "militare" appunto resta buttato lì senza troppa grazia. Ridicolo il finale, a tarallucci e vino (facciamo una fotografia insieme? Ahhhh sì! Mio padre e tua madre scopavano, e tuo padre ha quasi fatto fuori il mio. Però noi siamo moderni, progrediti, quindi .... fotografia!). Alcune scene di grande impatto, come, per esempio l'arrivo alla nuova base e la scenata della Lange. Oppure il gelo nel camerino prima dello spettacolo, ipocrisia ed accuse silenziose.
Comunque, una pellicola che a me piace sempre riguardare.
Canzoni dell'epoca. Nulla di che.
Sensuale, spregiudicata e fragile. Bravissima
Non sono una sua fan ma in questo film ma bene il suo mestiere
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