È il 21 agosto 1941. Nella metropolitana parigina un giovane comunista uccide un ufficiale della marina militare germanica. Pucheu, ministro degli Interni del governo Vichy, "risarcisce" i tedeschi istituendo un tribunale speciale che giudica sei militanti comunisti e ne manda a morte tre, grazie alla promulgazione di una legge antiterroristica retroattiva e a un processo addomesticato.
Note
Anche in questo film, come spesso gli è accaduto, il regista Costa Gavras, ateniese di origine ma francese di adozione, denuncia i terribili delitti di lesa dignità umana perpetrati dal potere in modo convenzionale, con esiti piattamente didattici e retorici.
non bisogna confondere l'argomento, che di certo è nobile, con la messinscena, qui troppo schematica per essere veramente efficace, specie se la visione viene effettuata oggigiorno. resta comunque il doveroso tentativo di far luce su una delle pagine più buie del governo di Vichy, con la parte dedicata al processo particolarmente incisiva.
“Da giovane avevo fatto parte della Resistenza ed ero stato deportato a Buchenwald, di conseguenza sentivo come un dovere la denuncia del collaborazionismo, sebbene poi per scrivere il film non abbia fatto ricorso ai miei ricordi. Infatti, più che un film sulla Resistenza, si trattava di fare un film sui Tribunali Speciali del regime di Vichy, un argomento su cui era possibile reperire… leggi tutto
Diciamo che il regista qui intoppa nell'ovvietà, forte, forse, di una serie coraggiosa e di successo come Z e La Confessione, qui è elementare e superficiale la sua denuncia. Una debolezza nella sceneggiatura che appare troppo evidente agli occhi, e purtroppo mette in secondo piano un argomento ed un'analisi più che interessante sul quel periodo nero della Francia che è la Repubblica di… leggi tutto
Agosto 1941, a Vichy, sede del governo collaborazionista del Maresciallo Petain. Durante un concerto di gala dove sono presenti tutti i membri dell’alta società francese, il capo dello Stato detta il nuovo indirizzo politico cui tutti devono adeguarsi: le democrazie parlamentari sono in agonia e per far si che l’ordine nuovo imposto dai nazisti regni per tutta l’Europa…
“Da giovane avevo fatto parte della Resistenza ed ero stato deportato a Buchenwald, di conseguenza sentivo come un dovere la denuncia del collaborazionismo, sebbene poi per scrivere il film non abbia fatto ricorso ai miei ricordi. Infatti, più che un film sulla Resistenza, si trattava di fare un film sui Tribunali Speciali del regime di Vichy, un argomento su cui era possibile reperire…
Buon film che ricostruisce una delle pagine nere della storia francese, quei pochi giorni del 1941 in cui fu istituito e messo in funzione il tribunale speciale, allo scopo di punire sei carcerati di un reato che non hanno commesso: l'omicidio di un militare tedesco, i cui responsabili si sono dati alla latitanza. Venendo meno a basilari principi di civiltà giuridica, il ministro…
Diciamo che il regista qui intoppa nell'ovvietà, forte, forse, di una serie coraggiosa e di successo come Z e La Confessione, qui è elementare e superficiale la sua denuncia. Una debolezza nella sceneggiatura che appare troppo evidente agli occhi, e purtroppo mette in secondo piano un argomento ed un'analisi più che interessante sul quel periodo nero della Francia che è la Repubblica di…
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Commenti (1) vedi tutti
non bisogna confondere l'argomento, che di certo è nobile, con la messinscena, qui troppo schematica per essere veramente efficace, specie se la visione viene effettuata oggigiorno. resta comunque il doveroso tentativo di far luce su una delle pagine più buie del governo di Vichy, con la parte dedicata al processo particolarmente incisiva.
commento di giovenosta