La storia di quattro ragazzi che suonano in un gruppo, gli Arrapathis, e delle loro quotidiane disavventure. Spiano le ragazze sotto la doccia, suonano in una palestra di aerobica, prendono lezioni di seduzione da una prostituta dall'accento francese e infine gareggiano in un concorso che premierà la miglior band emergente.
Sul modello volgare del contemporaneo film di Ciro Ippolito (Arrapaho), un film girato senza mezzi e con terribili attori occasionali. Si ride poco o niente, mentre sullo schermo sfilano macchiette squallide e tristemente demenziali.
Produzione semi-amatoriale il cui soggetto si spegne in 20 minuti e si può dire che due terzi di film sia fatto di riempitivi: il resto di scene eccessivamente dilungate. Si può apprezzare l'ironia e il mettersi in gioco, ma davvero c'è troppo poca carne al fuoco per un vero film. Resta comunque un prodotto da inserire negli annali del trash
Accomunati dalla passione per le musica, quattro amici, sullo sfigato andante, hanno una sola ossessione: portarsi finalmente a letto una ragazza. Le provano tutte... inutilmente. Si mettono in mostra facendo gli idioti per la città, fanno a botte nei locali e cantano canzoni sconce a ripetizione ma, il loro massimo risultato, è riuscire a farsi prendere per i fondelli da una… leggi tutto
Accomunati dalla passione per le musica, quattro amici, sullo sfigato andante, hanno una sola ossessione: portarsi finalmente a letto una ragazza. Le provano tutte... inutilmente. Si mettono in mostra facendo gli idioti per la città, fanno a botte nei locali e cantano canzoni sconce a ripetizione ma, il loro massimo risultato, è riuscire a farsi prendere per i fondelli da una…
Quattro fannulloni passano il tempo cercando di suonare canzoni in stile "Squallor". Se ne vanno in giro per Roma molestando il prossimo, quando non si esibiscono in una scuola di aerobica dove non perdono occasione di spiare le ragazze sotto alle docce. Passando da una discoteca all'altra, trovano anche il tempo per molestare una prostituta francese che, in cambio di pesce, si…
Disavventure di un quartetto di ragazzini, componenti di una band demenziale, desiderosi di perdere in qualche modo - qualsiasi modo - la verginità.
Un bel mistero, questo Venni vidi e m'arrapaoh: come sarà potuto venire in mente a qualcuno di girare un film simile? Erano altri tempi, d'accordo, era il 1984 e stiamo parlando di un'altra Italia, una società diversa…
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Sul modello volgare del contemporaneo film di Ciro Ippolito (Arrapaho), un film girato senza mezzi e con terribili attori occasionali. Si ride poco o niente, mentre sullo schermo sfilano macchiette squallide e tristemente demenziali.
leggi la recensione completa di undyingProduzione semi-amatoriale il cui soggetto si spegne in 20 minuti e si può dire che due terzi di film sia fatto di riempitivi: il resto di scene eccessivamente dilungate. Si può apprezzare l'ironia e il mettersi in gioco, ma davvero c'è troppo poca carne al fuoco per un vero film. Resta comunque un prodotto da inserire negli annali del trash
commento di silviodifede