Regia di Jean Renoir vedi scheda film
E' un atto d'amore al teatro di una platealità da divenire fin troppo palese, quasi didascalico nel susseguirsi delle situazioni e nel delinearsi dei rapporti fra i personaggi. La protagonista è un'attrice ed il suo mondo è quello dell'irrealtà, della finzione teatrale; nulla di quanto compare nel mondo concreto può tangerla più di tanto, nemmeno la carrozza d'oro donatale dal vicerè che tanto scandalo a corte crea, nemmeno la vasta gamma di pretendenti che le si pongono davanti. E' tutto talmente finto - anche il set, molto limitato quantitativamente e qualitativamente - che la morale del film non poteva che essere quella: meglio rifugiarsi in una tranquilla e predeterminata finzione, dove si può essere chi si vuole, che vivere la vita reale con i suoi imprevisti ed i suoi limiti concreti. Non è una gran consolazione.
Una compagnia teatrale italiana sbarca in sudamerica nel diciottesimo secolo. Il locale vicerè si innamora della primadonna Camilla, contesa anche da altri. Lo scandalo a corte si diffonde quando il vicerè dona alla donna la sua preziosa carrozza d'oro. Ma Camilla indugia ed infine rifiuta ogni pretendente, per scegliere il teatro come suo unico compagno di vita.
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