Regia di Paul King vedi scheda film
Lo slapstick humor dei malanni combinati dall'orsetto pasticcione progredisce in qualità, ma il materiale maneggiato da Paul King è ancora più derivativo.
La bontà e la gentilezza sono autentiche solo se provengono da un cuore fanciullescamente puro, com'è, per l'appunto, quello di Paddington, amato dai bambini perché in lui riconoscono il loro irreprimibile impulso alla scoperta, la loro ingenua sincerità e la loro tenera imbranataggine. Le sue avventure continuano in un film dedicato a Michael Bond (scomparso papà letterario del personaggio) che dà più spazio alle vicissitudini emozionali dell'irsuto protagonista e che tesse una morale per i piccoli attorno al valore del vocabolo "casa". Lo slapstick humor dei malanni combinati dall'orsetto pasticcione progredisce in qualità, ma il materiale maneggiato da Paul King (di nuovo regista, e autore del copione con Simon Farnaby) è ancora più derivativo: benché qualche omaggio (Tempi moderni) addolcisca il palato, il vuoto di elementi originali è lapalissiano, al punto che Wes Anderson è quasi oggetto di plagio stilistico (la parte carceraria rubacchia le tinte pastello a quella inclusa in Grand Budapest Hotel). E sebbene si tratti di una favola le forzature irrealistiche indispongono. Però Brendan Gleeson buzzurro cuoco rabbonito dall'animaletto e Hugh Grant istrione in declino che cita le tragedie shakespeariane a sproposito battono la cattiva di Nicole Kidman (anche se Peter Capaldi diverte un po' meno). Imperdibile il mini-musical finale dei galeotti.
La colonna sonora è composta da Dario Martinelli, Oscar per Espiazione.
♥ Film DISCRETO (6) — Bollino VERDE
VISTO al CINEMA
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta