Regia di Woody Allen vedi scheda film
In un arco di tempo narrativo che non arriva a toccare l'ora e mezza, Woody Allen fa il suo omaggio a Fellini più smaccato, ed al tempo stesso ne riecheggia la mossa di "Otto e 1/2",confessando una crisi personale e lo smarrimento del proprio ruolo,delle proprie aspettative, e del difficile rapporto con un mondo finora sconosciuto che interloquisce con lui mostrandosi sorpreso che un comico non faccia una vita allegra e non dica continuamente cose che fanno ridere. "Stardust Memories", giunto dopo il grande successo internazionale di "Manhattan" fu uno dei film alleniani meno premiati dal pubblico, e a tutt'oggi, comunque,uno dei meno visti e rammentati anche da chi lo ama maggiormente:forse per il maiuscolo omaggio felliniano di cui si diceva sopra, ma in realtà è un titolo che in una summa della consistente opera dell'autore di "Pallottole su Broadway" non dovrebbe mancare, proprio per il marcato coinvolgimento,la sincerità che il cineasta vi ha profuso. Non mancano,al solito, considerazioni geniali immerse in una battuta, ma la scena dell'autore rimasto solo dopo la proiezione del suo film finalmente in un silenzio un pò rassegnato dopo il gran can can di chiacchiericci ed intromissioni di appena poco prima lascia la sensazione di una confessione, una confidenza onesta e per nulla reticente.
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