Regia di Woody Allen vedi scheda film
Come già detto da molti si tratta dell'8 e mezzo di Woody Allen, oltre a fare un tributo ad uno dei suoi registi preferiti Allen racconta le sue sensazioni da uomo e artista navigato come fece di fatto Fellini, quello che ne esce fuori è un gran film metacinematografico.
Avreste mai voluto vedere una versione di 8 e mezzo di Fellini scritta e diretta da Woody Allen? Eccola qua.
Allen, probabilmente preso dalle medesime malinconie che hanno ispirato il nostro Federico nel concepimento di uno dei capolavori italiani più conosciuti al mondo, gira un film che non eccelle sicuramente in originalità, stiamo praticamente parlando di un Manhattan ma con all'interno tributi al cinema Felliniano e Bergmaniano, più che altro un tributo generale al cinema europeo, che Allen ha sempre amato.
Insomma questa pellicola è sostanzialmente un frullato dell'autorialità di Allen, Fellini e Bergman, ciò che ne esce fuori è un film impossibilitato ad essere brutto, è chiaro, siamo davanti ad un ottimo lavoro di regia e fotografia, ma di sicuro non siamo davanti a niente di nuovo, perciò Stardust Memories si lascia veramente apprezzare, ma di sicuro non stupisce, e spesso sà di già visto.
Lodevole la scelta di Charlotte Rampling come una delle protagoniste, con quel suo fascino unico e mai più rivisto nel cinema moderno è uno dei punti forti del film, mentre Jessica Harper (direttamente da Suspiria) è praticamente la sosia di Diane Keaton e Marie-Christine Barrault non colpisce molto. In un piccolo ruolo appare anche una giovanissima Sharon Stone.
Insomma, se vi piace il meta-cinema, Allen e Fellini, Stardust Memories è il film che fa per voi.
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