Regia di Paolo Taviani, Vittorio Taviani vedi scheda film
È difficile dire con esattezza che cosa sia andato storto con questo film, ma che qualcosa sia andato storto è fuori di dubbio. L'unico pregio è che dura poco.
È difficile dire con esattezza che cosa sia andato storto con questo film, ma che qualcosa sia andato storto è fuori di dubbio. Luca Marinelli si affanna per dare spessore a un personaggio incomprensibile e a tratti insulso, schiacciato da una storia piatta e incolore. Sullo schermo si affastellano drammi oggettivamente tremendi (tormenti sentimentali, battaglie, torture e fucilazioni di innocenti, bambini uccisi senza pietà), che non riescono a smuovere neppure una singola corda emotiva dello spettatore: un piccolo miracolo all'incontrario. Qual è il senso di questa fatica "artistica"? L'unico pregio è che dura poco.
Simili film sono una sciagura per il cinema e andrebbe multato chi ne finanzia la produzione e la distribuzione. Ieri sera, ad esempio, la sala era gremita di scolaresche precettate per vedere il "film sui partigiani". A quanti di loro rimarrà la voglia di tornare al cinema? Pochi, temo. Quando avevo la loro età, ci portarono a vedere Arrivederci ragazzi di Louis Malle. E la voglia di tornare al cinema mi è rimasta.
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