Regia di Stefano Incerti vedi scheda film
Discreto film, tutto "partenopeo"
Un'avvenente e giovane parrucchiera napoletana,Rosa,madre single,dopo un furioso litigio con Lello, il suo datore di lavoro, meschino molestatore, che annebbiato dal desiderio,prova addirittura a violentarla,senza peraltro avere nemmeno la solidarietà della di lui moglie Patrizia,si licenzia e apre un'attività in proprio, affiancata da due battagliere amiche e con la collaborazione di un vecchio spasimante,Salvatore.Ma l'invidia e la gelosia professionale sono sentimenti pericolosi, che possono suscitare violente azioni.Così un collaboratore di Patrizia,cantante gay, frustrato e di mano lesta,di sua iniziativa,le mette una bomba nel negozio e il sogno svanisce.Tuttavia, un piccolo colpo di scena ,consegna inaspettate speranze e un finale tutto sommato rassicurante, tra solidarietà e carattere.Stefano Incerti gira un film molto pittoresco,e per così dire multietnico.I personaggi che si muovono in un contesto tutto partenopeo, sono macchiette colorate a tinte forti,tutti abbondantemente sopra le righe, c'è il trans, il marocchino,il tatuatore,la shampista,la strozzina orba,insomma una caleidoscopica galleria di figure dal taglio teatrale, senza però trascendere in quello caricaturale.La storia abbastanza ordinaria,con un piccolo ma significativo risvolto sentimentale, è raccontata con tono allegro e spigliato e in definitiva è scorrevole e piacevole,gli attori tutti rigorosamente autoctoni ,sono a loro agio.
La riflessione "sociale" sulla forza delle donne napoletane,risulta però abbastanza velleitaria e il tema accennato,resta in superfice
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