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Fargo

Regia di Joel Coen vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Fargo

di axe
7 stelle

Un venditore di auto in difficoltà economiche assolda due banditucoli per far rapire la moglie ed essere il tramite per far pagare un riscatto al ricco suocero, uno squalo della finanza che non ha molta stima per il genero. Ma l'operazione sfugge di mano ai due, che fuggono lasciandosi una inutile scia di sangue alle spalle, e si ritrovano braccati da una poliziotta incinta. Anche il venditore di auto perde il controllo della situazione, nonostante tenti fino all'ultimo di sostenere le proprie menzogne. Tra il noir ed il grottesco, questo film dei fratelli Coen introduce il tema del nichilismo, che sarà maggiormente sviluppato ne "Il Grande Lebowski". I personaggi sembrano indifferenti - o quasi - ai fatti tragici che si verificano. Può non stupire tale atteggiamento per i due delinquenti, personaggi fuori di testa interessati alla soddisfazione immediata dei loro istinti, o per il marito della donna rapita, ipocrita e mentitore; lascia interdetti osservarlo nei "buoni", le forze di polizia, e, in particolare la co-protagonista poliziotta, Margie. Costoro affrontano l'impatto con efferati omicidi con estrema leggerezza, conducendo indagini in modo dilettantesco, costantemente distratti da questioni personali - la detective si preoccupa del bambino che aspetta e sfrutta ogni occasione per mangiare - e avvicinandosi alla soluzione del mistero con una buona dose di casualità e fortuna. Solo a conclusione della vicenda, una riflessione della co-protagonista sulla futilità dei crimini commessi, ci ricorda la sua umanità. Il film ha un ritmo serrato; la breve durata non lascia spazio a tempi morti. Le sequenze delle azioni dei rapitori si alternano a quelle che mostrano il procedere delle indagini, e quelle che mostrano lo sprofondare del venditore di vetture nell'abisso di menzogne. La regia, seppur non indugiando su esse, non risparmia scene di sangue o gore allo spettatore. Buono il livello della recitazione. Ho particolarmente apprezzato Frances McDormand nel ruolo della poliziotta, e William H.Macy nei panni del marito e genero infedele, tanto falso ed ipocrita con chi lo circonda, quanto inetto nell'imbastire un piano che fa acqua da tutte le parti. Particolare ed emblematica l'ambientazione, una regione del nord degli Stati Uniti, innevata e fredda, come i sentimenti dei personaggi.

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