In Francia, nel 1890, l’inventore Louis Le Prince, dopo aver brevettato una macchina per filmare le immagini in movimento e proiettarle su uno schermo, scomparve in circostanze misteriose: da allora, di lui e di quella sua invenzione non si seppe più nulla. Cinque anni più tardi, i fratelli Lumière di Lione brevettarono una macchina molto simile a quella di Le Prince denominata “Le Cinematographe”: da quel momento, il 1895 è universalmente considerata la data ufficiale della nascita del cinema. Ma resta un enigma: che cos’è successo a Louis Le Prince? E dove sono finiti lui e la sua invenzione?
Un nostalgico omaggio al cinema di fantascienza del passato, realizzato con pochi mezzi (ma tanta passione) da un divertito Luigi Cozzi, regista che torna dietro la macchina da presa a distanza di quasi trent'anni (l'ultima pellicola da lui girata, in precedenza, è stata "The Black Cat - De Profundis", 1989).
Una misteriosa visitatrice (Barbara Magnolfi) si reca al negozio romano di "Profondo rosso", per consegnare a Luigi Cozzi un antico testo francese dal titolo "L'Univers Vagabond". Tuttavia, nel sotterraneo museo degli orrori, viene aggredita e uccisa da un individuo mascherato che sembra provenire da un'altra dimensione. Il corpo della donna scompare misteriosamente, ma Cozzi… leggi tutto
L'ultima follia cinematografica ad oggi in capo al cosiddetto (oltre che autocitato) "Ed Wood italiano" Luigi Cozzi, ci trasporta lungo un mistero il cui alice si annida nella storia che coinvolge i padri dell'invenzione cinematografica.
Una storia, più o meno vera, vuole che nella Francia del 1890, il primo inventore della cinepresa fu tal Louis Le Prince.
Costui, dopo aver tentato…
Una misteriosa visitatrice (Barbara Magnolfi) si reca al negozio romano di "Profondo rosso", per consegnare a Luigi Cozzi un antico testo francese dal titolo "L'Univers Vagabond". Tuttavia, nel sotterraneo museo degli orrori, viene aggredita e uccisa da un individuo mascherato che sembra provenire da un'altra dimensione. Il corpo della donna scompare misteriosamente, ma Cozzi…
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Un nostalgico omaggio al cinema di fantascienza del passato, realizzato con pochi mezzi (ma tanta passione) da un divertito Luigi Cozzi, regista che torna dietro la macchina da presa a distanza di quasi trent'anni (l'ultima pellicola da lui girata, in precedenza, è stata "The Black Cat - De Profundis", 1989).
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