Un incidente d’auto rimette nelle mani della dottoressa Hope Walsh la sua vita e la sopravvivenza del genere umano colpito da una dilagante epidemia infettiva che ha trasformato tutti in zombie. Risvegliatasi in auto, in uno stato di completa amnesia, Hope avrà solo sei ore di tempo per trovare il siero capace di fermare il virus, entrato nel suo corpo attraverso il morso di uno zombie.
Ennesimo film sugli zombie. Quasi tutto il film si svolge all'interno di un auto, dove si trova una donna assediata dagli zombie. Non annoia, si vede fino alla fine con un relativo interesse. Voto 6
In una situazione di emergenza, Bruno sottolinea come il mondo presenti una profonda spaccatura tra tutta l’umanità e l’oligarchia che ne decide le sorti. Si affida all'arte di arrangiarsi per mettere in scena in maniera più che convincente una situazione catastrofica: il poco budget a disposizione nel suo caso non è un limite ma un punto di forza
La dottoressa Hope (Aylin Prandi), a seguito di un incidente, rinviene all'interno di un'auto nel mezzo di un bosco: imbavagliata, con un cadavere a fianco. Priva di memoria, è costretta a restare chiusa nella macchina quando scopre che fuori le persone hanno l'aspetto di cadaveri ambulanti. Solo con l'aiuto di un cellulare cerca di ricostruire gli avvenimenti,… leggi tutto
Un virus si diffonde in tutto il mondo, partendo dalla Colombia e trasforma le persone in zombie. Quando parte il film, sembra che sia gia' iniziato da un po; un'auto mezza distrutta contro un albero, una donna al volante che sembra morta, e un'altra donna sul sedile di fianco.
Quello che e' successo viene piano piano alla luce guardando il film. Piu' che drammatico direi… leggi tutto
Hope si sveglia, di soprassalto. È imbavagliata e legata all’interno dell’abitacolo di un’automobile. Accanto a lei, al posto di guida, siede una donna all’apparenza senza vita. Pochi gli oggetti che possono tornarle d’aiuto: un telefono cellulare quasi scarico e una pistola sono gli unici due strumenti che, nel buio di una strada persa in mezzo a un bosco,… leggi tutto
Un virus si diffonde in tutto il mondo, partendo dalla Colombia e trasforma le persone in zombie. Quando parte il film, sembra che sia gia' iniziato da un po; un'auto mezza distrutta contro un albero, una donna al volante che sembra morta, e un'altra donna sul sedile di fianco.
Quello che e' successo viene piano piano alla luce guardando il film. Piu' che drammatico direi…
La dottoressa Hope (Aylin Prandi), a seguito di un incidente, rinviene all'interno di un'auto nel mezzo di un bosco: imbavagliata, con un cadavere a fianco. Priva di memoria, è costretta a restare chiusa nella macchina quando scopre che fuori le persone hanno l'aspetto di cadaveri ambulanti. Solo con l'aiuto di un cellulare cerca di ricostruire gli avvenimenti,…
Hope si sveglia, di soprassalto. È imbavagliata e legata all’interno dell’abitacolo di un’automobile. Accanto a lei, al posto di guida, siede una donna all’apparenza senza vita. Pochi gli oggetti che possono tornarle d’aiuto: un telefono cellulare quasi scarico e una pistola sono gli unici due strumenti che, nel buio di una strada persa in mezzo a un bosco,…
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Commenti (5) vedi tutti
Ennesimo film sugli zombie. Quasi tutto il film si svolge all'interno di un auto, dove si trova una donna assediata dagli zombie. Non annoia, si vede fino alla fine con un relativo interesse. Voto 6
leggi la recensione completa di filmistaLento dramma con sottofondo horror, distribuito nelle sale italiane poco prima dell'avvento pandemico in Italia.
leggi la recensione completa di undyingVeramente pessimo.
commento di interista75Il modo migliore per massacrare l’opera e la memoria di George Romero, l’ha avuta tal Giorgio Bruno che ha la presunzione di dichiararsi regista!
commento di vjarkivIn una situazione di emergenza, Bruno sottolinea come il mondo presenti una profonda spaccatura tra tutta l’umanità e l’oligarchia che ne decide le sorti. Si affida all'arte di arrangiarsi per mettere in scena in maniera più che convincente una situazione catastrofica: il poco budget a disposizione nel suo caso non è un limite ma un punto di forza
leggi la recensione completa di Spaggy