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Mantera

Regia di Aliyar Ali Kutty, Miza Mohamad vedi scheda film

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La recensione su Mantera

di Maciknight
1 stelle

E’ un filmetto tecnologico russo-malesiano di pessima qualità, privo di contenuti minimamente valoriali, inqualificabile, demenziale, inguardabile, non c’è nulla che si possa salvare

E’ un filmetto tecnologico russo-malesiano di pessima qualità, privo di contenuti minimamente valoriali, inqualificabile, demenziale, inguardabile, non c’è nulla che si possa salvare, neppure con la maggior disponibilità ed accondiscendenza possibile. Può darsi che secondo i canoni (a me sconosciuti) della cultura sociale malesiana sia accettabile, soprattutto per gli adolescenti cui credo sia rivolto prevalentemente, ma a meno che siano di bocca buona e parzialmente decerebrati, è veramente impossibile sorvolare sulle enormi incongruenze ed approssimazioni, persino grossolane ed imbarazzanti, che caratterizzano l’intero film, a cominciare dal pessimo casting. Non c’è un solo attore che sia minimamente credibile ed idoneo alla parte cui è stato destinato, la più abominevole delle quali è proprio la protagonista femminile, scienziata informatica di una multinazionale, autrice del progetto di un esoscheletro altamente tecnologico ed avveniristico che dà il nome al film, che assume continue ed imbarazzanti posture, mimica e portamento da porno star, non sembrando neppure lontanamente una scienziata, e così via discorrendo per ogni altro protagonista e co-protagonista. Sembra un accozzaglia di attori presi a caso senza nessuno sforzo nell’immedesimarsi nel ruolo e nel renderli credibili. Il giovane protagonista che dovrebbe essere un genio dell’informatica ed un “puro di cuore” (ripetuto fino allo sfinimento nel corso del film, forse l’unico valore che dovrebbe possedere) è uno sprovveduto totale fino a sfiorare l’imbecillità, ed i personaggi di contorno sono penosi e patetici quanto lui, recitano sopra le righe e con superficialità scandalosa. La trama è da fumetto di pessima qualità, come gli effetti speciali e la sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti. Diventa impresa impossibile elencare le manchevolezze mastodontiche che si rilevano ad ogni piè sospinto durante la visione del film, come fosse stato scritto da ragazzini, incompetenti e senza alcun realismo, verosimiglianza e sensatezza. I dialoghi sono ridotti ai minimi termini, penosi e patetici, limitati concettualmente a modesti slogan richiamanti doveri morali e dicotomie da strapazzo. I personaggi malvagi che dovrebbero suscitare timore sono appena abbozzati e finiscono per risultare ridicoli, come le loro minacce. I combattimenti poi sono inguardabili, una specie di Transformer low cost in versione asiatica demenziale. Manca qualsiasi accenno, anche modesto, di creatività, talento, colpi di scena, humour, competenze, cultura, prospettiva, ecc., al punto che anche la mediocrità (se fosse presente) potrebbe assurgere al ruolo di eccellenza. E’ di quei film che bisognerebbe farsi pagare per visionarli e poi stroncarli per impedire ad altri di soffrire intellettualmente durante la visione. Ma il peggio è nel finale, impostato in modo da far temere un seguito … Sarebbe troppo per chiunque, speriamo un tale (s)proposito rimanga solo nel novero delle intenzioni e non si traduca mai in realtà, ci sarebbero modi molto più utili in cui investire denaro che non nel produrre simili spettacoli insulsi e demenziali.

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