Regia di Terry Gilliam vedi scheda film
Film di fantascienza inquietante e macchinoso, dalla trama originale e contorta, ma anche sconclusionata, che non sempre mantiene alta l'attenzione.
Stilisticamente è bislacco e suggestivo, adatto a menti intelligenti, poiché complesso e ricco di tranelli psicologici e di accenni apocalittici. Pone di fronte a uno scenario futuristico che affascina giocando sull'intrigante tema delle conseguenze che possono sorgere viaggiando nel tempo.
Occorre guardarlo più di una volta per capirlo come merita a causa di una narrazione farraginosa e sin troppo articolata.
Lodevole la prova di Pitt, che avvalendosi del metodo Stanislavsky per l'interpretazione del suo ruolo, sembra un vero folle e offre anche una vena di comicità nera alla pellicola – il suo personaggio si rivela istrionico, curioso e irresistibile con tutti i suoi discorsi pazzoidi e al contempo interessanti – e per una volta, mette in ombra Bruce Willis.
Nel complesso, è un film molto cupo e a tratti freddo, di denuncia sociale, che intrattiene con belle sequenze di azione e fa riflettere sul futuro dell’umanità.
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