Regia di Jeremiah Chechik vedi scheda film
Un disastro di proporzioni transalpinoceaniche si è abbattuto sullo splendido thriller di Clouzot rifatto in maniera ignobile dal signor Chechik che dell'originale ha mantenuto esclusivamente la scena di volta della piscina e l'intelaiatura dell'intreccio stravolgendo tutto il resto a partire dai personaggi ed i loro legami.
Il raffronto con l'originale è allo stesso tempo obbligatorio ed impraticabile, sono troppi gli anni che li separano e troppo diverso è il background produttivo dei due film ma visto il potenziale adrenalinico della storia ed il cast a disposizione sprecato in maniera così becera le sciabolate sul collo dei realizzatori devono essere impietosamente mortali.
La partenza in cui vengono descritti i tre personaggi del ménage e l'ambiente scolastico è l'unico tratto decente della pellicola, il film in pratica si conclude con il piano sequenza ravvicinato dell'amplesso fra la Stone e Palminteri sottolineato da un crescendo orchestrale che farebbe presagire ad un'ora e mezzo di brividi ed invece il film rotola e va a rotoli come spinto senza imbracatura di sicurezza giù nel precipizio di una sceneggiatura orripilante: nel film originale c'era una atmosfera tetra perfettamente vaporizzata dalla classe di Clouzot che definiva magistralmente i caratteri delle due donne che organizzano l'uccisione dell'uomo che le sottomette con il suo cinismo spietato, qui la Stone fotocopia malamente la Signoret con una recitazione da bomba sexy assolutamente non necessaria ma non è niente a confronto con il personaggio della Adjani che non ha nulla a che vedere con la prova di Vera Clouzot splendida nell'incarnare alla perfezione la mogliettina indifesa con un cuoricino malato, delicato e vulnerabile, la Adjani invece è una befana bigotta tutta crocefisso e rosario arrotolata in palandrane orrende, incapace di suscitare alcun tipo di compassione da parte nostra ed è proprio qui che il film esalta tutta la sua pochezza visto che l'idea era di creare una tensione erotica oltre che emotiva ma non c'è niente di tutto ciò con un Palminteri tutt'altro che affascinante anzi è un gorilla improponibile lontano anni luce dal sinistro personaggio da cui è derivato in più il colpo di scena discriminante rispetto al film di Clouzot genera il più genuino dei vaffa per quanto è inappropriato, le scene di lotta sono pasticciatissime e dulcis in fundo c'è la genialata di trasformare il personaggio dell'investigatore in investigatrice ed affidarlo ad una impresentabile e non idonea al ruolo Kathy Bates, oltre tutto questo personaggio non ha nessun peso nella conclusione della storia e compare qua e la nel film dando la sensazione che ci siano stati dei rimaneggiamenti della sceneggiatura che lo hanno offuscato tanto da rendere zoppicante l'ultima mezz'ora del film in maniera imperdonabile.
Lo sistemo senza problemi nella top ten dei dieci peggiori remake mai fatti.
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