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Come diventare grandi nonostante i genitori

Regia di Luca Lucini vedi scheda film

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La recensione su Come diventare grandi nonostante i genitori

di mm40
2 stelle

In un liceo nel quale moltissimi studenti hanno una forte passione per la musica, arriva una nuova preside che alla musica è assolutamente contraria. Anche i genitori sembrano spalleggiare la decisa ostilità della dirigente scolastica. In particolare soffrono Alex & co., una giovane band determinata a partecipare a un importante concorso nazionale.

 

Alex & co. è una serie televisiva diretta da Claudio Norza approdata sui piccoli schermi nostrani nel 2015; tanto è stato il successo che si è convocato ad hoc Gennaro Nunziante (autore degli staordinari successi di pubblico con protagonista Checco Zalone) per trarre un lungometraggio sfruttando personaggi e situazioni della serie, nonchè naturalmente gran parte degli interpreti. Dietro la macchina da presa c'è Luca Lucini, mestierante non dei maggiormente convincenti, ma dalla preparazione più che sufficiente per questo tipo di prodotto. Come diventare grandi nonostante i genitori è così il titolo dell'opera, che presupporrebbe ben altri argomenti in ballo, ma suggerisce a perfezione i toni del film: leggeri, banalotti, superficiali, espressamente destinati a un target di giovanissimi facili da accontentare. A parte i fans di Alex & co. sarà perciò difficile trovare qualcuno entusiasta della visione di questo lavoro, al quale prendono peraltro parte una folta schiera di nomi e volti cinematografici di discreto impatto, da Margherita Buy a Ninni Bruschetta, da Roberto Citran a Giovanna Mezzogiorno. Ma la sostanza proprio non c'è - nè può esserci, visti i presupposti su cui il film viene generato; le situazioni stereotipate, i dialoghi retorici e le incongruenze (es.: una rock band che esegue dal vivo un brano composto pressochè interamente con sintetizzatori - che ovviamente sulla scena mancano) si sprecano. Happy end scontato e fasullo come lo è d'altronde tutto il corpus narrativo, con filippica buonista superflua messa in bocca alla Buy, ahilei. 2/10.

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