Regia di Massimo Spano vedi scheda film
Da uno spunto (si suppone) d'attualità, un film sconclusionato che vorrebbe far riflettere ma scade nei luoghi comuni, vorrebbe far emozionare ma accumula una serie di forzature così evidenti da rasentare il kitsch. Al di sopra di tutto, poi, aleggia una misteriosa nebulosa di fiction televisiva che rende il tutto più stucchevole, nonostante l'argomento sia duro e apparentemente "virile". Terribili i dialoghi.
E' un personaggio scritto malamente e reso in modo poco incisivo.
E' uno degli attori più enigmatici del cinema italiano. Bravo quando fa il caratterista (particolarmente bravo nell'ultimo Greenaway, quello delle valigie), meno brillante quando i suoi personaggi devono caricarsi di molte sfumature psicologiche. Qui forse paga il pegno di una sceneggiatura sconclusionata. Tuttavia resta il meno peggiore del gruppo.
Oddio, il medico preferito dalle donne italiane, in un ruolo sgradevole e insopportabile.
Fa il cattivo tutto il tempo, praticamente quello che fa quasi sempre nei film francesi. Non gli riesce bene, però. Anche lui, tuttavia, ha un alibi: i dialoghi spaventosi.
Una regia simile potrebbe andare bene per un sottoprodotto di fiction televisiva, qualche cosa alla "Carabinieri" probabilmente. Al cinema è un buco nell'acqua.
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