Regia di Massimo Spano vedi scheda film
Marciando nel buio, di Massimo Spano, seppure attua una denuncia coraggiosa all'epoca (primi anni '90), sembra invece un salto nel buio per la sceneggiatura povera e banale. Da salvare solo la (inusuale) caratterizzazione di Massimo Dapporto, e anche quelle di Jean Marc Barr e Thomas Kretschmann.
Marciando nel buio, film del 1995, premio speciale al Festival di Annecy, di Massimo Spano e prodotto da Zeudy Araya (moglie dello stesso regista), è un film che vuole essere di denuncia al nonnismo nelle caserme militari.
Un film, ambientato in una caserma di una piccola cittadina di provincia, caserma nella quale l'omosessualità e le pervesioni sessuali sembrano molto diffuse, che non è proprio riuscito bene: "aria" da fiction televisiva, dialoghi banalmente "melodrammatici", un pizzico di tensione, che però risulta troppo "tirata" e fotografia non proprio eccelsa. Riguardo il cast, io salverei solo le caratterizzazioni di Jean Marc Barr (se la cava abbastanza bene nella parte del tenente bisessuale, cattivo e dai modi "spartani", aiutato soprattutto dai suoi lineamenti facciali adatti per interpretare ruoli da "cattivo"), Thomas Kretschmann (bene nella parte del duro sergente omosessuale) e soprattutto di Massimo Dapporto (in un insolito, ma riuscito, ruolo da cattivo, un disadattato pornocrate ubriacone). Dapporto, spesso utilizzato purtroppo più in fiction televisive che nel grande schermo (meriterebbe, visto la sua bravura, di recitare di più nel cinema) otto anni dopo aver interpretato il tenente Fili in un altro film sui militari (Soldati - 365 all'alba, del 1987), è quello che forse sorprende più di tutti lo spettatore medio, abituato a vederlo in ruoli da buono.
Il giovane Flavio Albanese (protagonista nel ruolo del soldato Saro stuprato dal tenente Roatta / Jean Marc Barr, in seguito denunciato da lui stesso), a mio parere, non adatto per il ruolo di Saro. Mentre Ottavia Piccolo e Roberto Citran sembrano sprecati in questo film.
Ricapitolando, film mediocre, con alcune caratterizzazioni abbastanza buone, forzatamente "strappalacrime" ma è chiara la denuncia che lascia trasparire, a quei tempi (1995) molto coraggiosa.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta