Regia di François Ozon vedi scheda film
françois ozon è un regista che mi piace perchè non tutti i suoi film non mi piacciono. per me è un regista altalenante, di film strabilianti come POTICHE, di film che non mi era piaciuto eppure mi aveva affascinato come GLI AMANTI CRIMINALI, oppure per rimanere agli ultimi due film che non mi hanno lasciato nulla come UNA NUOVA AMICA e FRANTZ, di cui francamente non ricordo quasi nulla. eppure ozon rimane un regista da seguire ogni volta, perchè ogni volta (almeno fin'ora)sarà un regista che nel bene (come in questo) o nel male ti sorprenderà, magari anche facendoti uscire dalla visione del suo film annoiato.
di questo ho letto la doppia recensione e ho deciso di andare perchè i trailers mi avevano attirato. il trailer è una pre-visione molto rischiosa per chi cerca di vendere il film, perchè a volte se non spesso, basta quello per decidere se andare o non andare al cinema, anche per un appassionato di film su grande schermo, quale io mi reputo.
da buon manipolatore degli ingredienti cinematografici, ozon per me è riuscito nell'intento di rendere interessante un film thriller, andando a pescare dai maestri, facendoci il bagno insomma, tenendo a bada i momenti clou e le scene madri perchè non diventassero (troppo ) risapute e offrendo al pubblico, un sano divertissement, folle, esagerato, compiaciuto di ciò che ha girato perchè era ciò che avrebbe voluto vedere al cinema.
e quindi via con la vagina-occhio tanto additata , ma perfettamente inserita in un contesto di riproposizione filmica in cui l'esagerazione-trattenuta, fermata, rallentata, frenata è tutta protesa per l'esposizione thriller della trama e dei personaggi.
abbiamo la magione della "madre" e il segeto direttamente dal passato, casa in quartiere residenziale che sostituisce la goticità del castello o del cottage inglese disperso nella brughiera o nella campagna.
ci sono gatti frullati (non letteralmente) e proposti in ogni salsa e il doppio in ogni sua variante, dagli specchi all'errore della vista.
errori che di mano in mano che avanza il film , siamo sempre più convinti del complotto alla gaslight e non sono stato minimamente deluso dal finale che difficilmente sarebbe potuto essere nuovo, mai visto o sconosciuto, ma che la sapiente destrezza nell'uso del materiale thrilling, che secondo me diverte molto il regista, ha reso liberatorio (anche ) per lo spettatore.
per non parlare poi degli ultimi dieci minuti o giù di lì, dove assistiamo ad una strabiliante rivisitazione hard-core di alien vs zombi vs demoni che mi ha fatto quasi battere le mani per la contentezza.
insomma con L'AMANT DOUBLE(mi piace di più il titolo originale. DOPPIO AMORE ce n'ha del melò alla sirk e qui scusate forse centra un pò pochino)ozon si è voluto divertire e a parer mio vi è riuscito e trasportando anche me nel suo intento.
MARINE VACTH è uno splendore della natura e non disprezzabile come attrice, soprattutto nell'incipit del taglio di capelli e nell'ultima mezz'ora. jeremie renier si difende , ma si vede che l'attenzione di ozon è per le sue donne e per la splendida JACQUELINE BISSET, in un ruolo minore ma non secondario, con una scena madre da ricordare di finezza psicologica e recitativa, dove col senno di poi si spiega tutto.
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