Regia di Joe Wright vedi scheda film
Ne sconsiglio la visione a Giorgia Meloni: si troverebbe dilaniata tra l'endovenosa di patriottismo e l'angosciante scoperta che il grande nemico della libertà erano... i nazi-fascisti.
È bello andare al cinema con delle aspettative e non rimanere deluso. L'ora più buia: un film classico, una fiaba Disney in salsa vittoriana per due ore di intrattenimento ad alto livello. Gli ingredienti ci sono tutti: il leader burbero ma sensibile, la moglie sagace e comprensiva, la segretaria giovane e devota (comprimarie ideali per un film che si fa un baffo del test di Bechdel). Poi, le losche trame della politica politicante, superate in bello stile dell'endiadi populista per eccellenza: il Re fragile ma generoso attorniato dalla gggente, i "semplici cittadini" tanti cari a StudioAperto. Ci aspettiamo che da un momento all'altro spunti da un vicolo Oliver Twist o David Copperfield, ma dobbiamo accontentarci di un giovanotto di colore vestito come un damerino, che flirta con un'impiegata bianca citando Shakespeare (a Londra, nel 1940, durante la guerra...).
Per curioso contrappasso, le uniche frasi credibili e sensate vengono messe in bocca al "cattivo" conte Halifax: "Non c'è niente di eroico nel morire per la patria, se l'alternativa è riuscire a vivere". Sì, perché sullo sfondo della sit-com c'è una guerra in cui muoiono milioni di persone, raccontata come fosse la partita a scacchi tra due nobililuomini di campagna.
Ne sconsiglio la visione a Giorgia Meloni: si troverebbe dilaniata tra l'endovenosa di patriottismo e l'angosciante scoperta che il grande nemico della libertà erano... i nazi-fascisti.
Mi è piaciuto: sei euro ben spesi.
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