Regia di Joe Wright vedi scheda film
Un irriconoscibile Gary Oldman veste i panni di Winston Churchill, bravissimo nel ruolo del ministro inglese e circodato da un ottimo cast di attori di supporto.
Un irriconoscibile Gary Oldman veste i panni di Winston Churchill, il primo ministro inglese degli anni della Seconda Guerra Mondiale qui agli inizi del suo mandato dove è in rotta con i suoi colleghi di partito a proposito dei nazisti di Adolf Hitler che stanno per invadere l'Inghilterra. Bravissimo Oldman che fa del noto politico fuma-sigari un uomo umano e vulnerabile, non dimenticandosi dei suoi tic e del noto gesto della "V per vittoria". Da ricordare il colloquio con re Giorgio VI a casa Curchill e la scena in metropolitana fra gli inglesi comuni, anche se ce ne sarebbero di scene riuscite in questo film, quasi tutto ambientato nel bunker inglese dove Churchill abbaia ordini, detta lettere e sopporta le opinioni contrarie di chi vorrebbe la resa dell'Inghilterra alla Germania di Hitler. Benché Gary Oldman si mangi con la sua interpretazione praticamente tutto il cast, sono da ricordare le performance di Kristen Scott Thomas (la moglie), Lily James (la segretaria), Ben Mendelsohn (re Giorgio VI), Steven Dellane (il visconte Halifax) e Ronald Pickup (l'ex-primo ministro Chamberlain). Un film politico e poco d'azione, dove "l'azione" è scanandita solo dalle parole del ministro che non si vuole piegare all'egemonia nazista. Forse, si rende la figura di Winston Churchill troppo piaciona ed eroica, ma che, diamine, il film è inglese, il cast pure e anche il regista, che non sarà il Christopher Nolan di "DUNKIRK", ma sa raccontare bene gli stessi fatti storici, ma da un altro punto di vista, quello politico.
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