Trama
Appena eletto Primo Ministro della Gran Bretagna, Winston Churchill è chiamato ad affrontare una delle prove più turbolente e definitive della sua carriera politica: negoziare con la Germania nazista o rimanere fermo sulle proprie posizioni e continuare a combattere in nome degli ideali e della libertà della nazione. Mentre le inarrestabili forze naziste avanzano in tutta l'Europa occidentale e la minaccia di un'invasione pare imminente - con il popolo non preparato all'evenienza, un re scettico e il suo stesso partito a tramare contro di lui -, Churchill vive il suo momento più buio, quello in cui deve radunare intorno a sé l'intera nazione e tentare di cambiare il corso della storia mondiale.
Approfondimento
L'ORA PIÙ BUIA: I PRIMI LUNGHI GIORNI DI CHURCHILL PRIMO MINISTRO
Diretto da Joe Wright e sceneggiato da Anthony McCarten, L'ora più buia racconta le prime settimane di governo di Winston Churchill durante i primi giorni della Seconda guerra mondiale. Statista spiritoso e brillante, Churchill è uno dei membri più fpotenti del Parlamento inglese ma, a 65 anni compiuti, è anche uno dei candidati meno probabili al ruolo di Primo Ministro. Tuttavia, la situazione in Europa è sempre più disperata: le nazioni alleate continuano a fallire contro le truppe naziste quando Churchill viene eletto, a sorpresa e con urgenza, Primo Ministro il 10 maggio 1940. Mentre i nazisti minacciano l'invasione del Regno Unito e 200 mila soldati britannici sono letteralmente bloccati a Dunkirk, Churchill è costretto a far fronte al complotto del suo partito contro di lui (e contro re Giorgio VI), trovandosi di fronte a un bivio: negoziare un trattato di pace con Hitler e salvare il popolo britannico o combattere contro tutte le avversità. Con il sostegno della moglie Clemmie, al suo fianco da 31 anni, e dell'instancabile segretaria Elizabeth Layton, Churchill resisterà al momento buio che sta vivendo la sua nazione finendo, anche con i suoi discorsi, con il cambiare il corso della storia mondiale per sempre.
Con la direzione della fotografia di Bruno Delbonnel, le scenografie di Sarah Greenwood, i costumi di Jacqueline Durran e le musiche di Dario Marianelli, L'ora più buia si basa su eventi realmente accaduto e si concentra su un periodo storico limitato della storia inglese. I fatti narrati vanno dal 10 maggio 1940 al 4 giugno dello stesso anno, periodo durante il quale contro ogni probabilità Winston Churchill si trasforma nello statista che tutti ricordano ancora oggi. Durante tale periodo, ha tenuto tre differenti discorsi alla nazione, che sono diventati il punto di partenza per la sceneggiatura di McCarten: "I primi giorni del governo di Churchill non furono semplici. Le forze alleate non erano in grado di avere la meglio su quelle naziste e 200 mila soldati britannici erano confinati sulle spiagge di Dunkirk, dove rischiavano un'ecatombe. Per Churchill, il dilemma maggiore fu quello del da farsi: combattere la guerra portando alla distruzione delle forze armate e forse della nazione o agire con cautela, come volevano il visconte Halifax e l'uscente Primo Ministro Neville Chamberlain, cercando una trattativa con Hitler? In meno di un mese di tempo, prese una decisione che ancora oggi ha ripercussioni nell'equilibrio geopolitico mondiale trasformandosi in un'icona senza tempo. Furono per lui giorni di grande incertezza: non dobbiamo pensare a Churchill come lo statista che poi divenne ma come a un uomo consapevole di non avere fatto in passato scelte giuste, soprattutto durante la Prima guerra mondiale (nella Battaglia di Gallipoli)".
Il cast
A dirigere L'ora più buia è Joe Wright, regista, produttore e attore inglese. Nato nel 1972 da una famiglia di burattinai, Wright ha studiato Belle Arti prima di cominciare a dirigere cortometraggi e videoclip musicali fino al 1997, quando la BBC gli ha affidato la regia di una miniserie in quattro parti (Nature… Vedi tutto
Trailer
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- Miglior attore protagonista a Gary Oldman al Premi Oscar 2018
- Miglior trucco e acconciatura al Premi Oscar 2018
Commenti (31) vedi tutti
Discreto esercizio di stile di Wright ma l'impronta biografica lo costringe a non osare più di tanto e restiamo lontani dai livelli di Anna Karenina. Bravo Oldman. 6.5
commento di fra_pagaIl film è ben fatto, riesce a creare tensione. Ma il personaggio di Churchill ne esce un po' troppo esaltato e un po' macchiettistico
commento di Artemisia1593Mai visto un film così brutto con una sceneggiatura scritta gratis dalla storia. Churchill è la parodia di Churchill. L'unico personaggio decentemente rappresentato è Giorgio VI. Poi vedo che avevano grossi problemi di budget, visto che non potevano nemmeno pagarsi le luci
commento di summer67Interessante, ben diretto e ben recitato. Bello.
commento di corradopOldman è fantastico. Il film è godibile e emotivamente coinvolgente, può forse non ricalcare fedelmente la vera storia, ma non è un documentario e alla fine il risultato è più che soddisfacente. La sceneggiatura, la fotografia e la regia hanno reso il prodotto scorrevole e ben delineato. Voto 8
commento di GabryLedIl profilo di Churchill è un po' troppo bonario. Grandiosa la performance di Oldman.
commento di Stefano LRitratto poco plausibile, sotto ogni punto di vista (storico, psicologico e cinematografico) di un titano del XX secolo, ridotto dal regista Wright a un mix di santo bevitore e Miss Marple. L'ora è buia, ma anche un po' ridicola, e neppure il grande Gary Oldman riesce ad accendere la luce. Voto 5 con molti meno.
leggi la recensione completa di genoanoFortunatamente impossibile oggi vivere tale esercizio del potere, dove milioni di vite dipendono dalle decisioni di pochi. Le esigenze e i momenti storici forgiano le persone e i condottieri per essere tali devono interpretare il desiderio del popolo assecondando il loro volere interiore, trovando la forza di agire attraverso il coraggio comune.
commento di SuperFioreIl mestierante Wright ci prova ancora: rivestendo tutti di costumi senza sporco, imbellettando facce e corpi, cerca, non riuscendovi, di trasformare l'ora di storia in un faticoso dramma scespiriano. Operazione ibrida e poco veritiera, che si salva solo grazie ad Oldman, ma che fatica arrivare alla fine, con trucco e parrucco...sbagliati!
commento di maurri 63Capolavoro o quasi. Riporto qui le recensioni di Onofri e di Pacilio. Inoltre riporto qui, anzi rimarco fermamente la mia recensione e la mia indistruttibile posizione! Basta adesso!
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoirGrande interpretazione di Oldman (Oscar meritato) ma il resto rimane un po' piatto e noiosetto....
commento di TexMurphyUn grandissimo Gary Oldman, ambientazione perfetta. Un bel film per gli appassionati di Storia....per gli altri un po' meno
commento di Travis21Film bello, sebbene mi sembri ci sia in parte una rilettura storica tesa ad "abbellire" la Gran Bretagna, la monarchia e la figura di Churchill.
commento di giubFilm avvincente con ottima interpretazione dell’attore protagonista. Ricostruzione abbastanza fedele dell’eroica resistenza del Regno Unito all’avanzata nazista.
commento di Falco00Per me, splendido, ma occhio che per tanti è solo carino. Su Gary Oldman mostruoso, invece, credo ci sia poco da sindacare.
leggi la recensione completa di tobanisEnnesimo buon film sulla seconda guerra mondiale, con una straordinaria interpretazione di Gary Oldman, delle ottime ambientazioni e dei dialoghi intelligenti. La storia però è a tratti romanzata: la personalità di Churchill è stata "addolcita". Voto 7,5.
commento di rickdeckardbel film, un po' romanzato come è ovvio che sia, ma fatto molto bene. Convincente, voto 7
commento di pappoloBravo Oldman ma eccessivi i monologhi
commento di Arpo05Grande cinema!
leggi la recensione completa di siro17L'ora è buia, ma il film riesce a darle luce.
leggi la recensione completa di SredniVashtarSignori, la Storia. Un'interpretazione magistrale, e non poteva essere diversamente, di Gary Oldman, con a fianco una grande Scott Thomas. Ho pianto per meta' film. Emozionante e non poco.
commento di mrsbakshiNe sconsiglio la visione a Giorgia Meloni: si troverebbe dilaniata tra l'endovenosa di patriottismo e l'angosciante scoperta che il grande nemico della libertà erano... i nazi-fascisti.
leggi la recensione completa di andenkoUno spettacolo grandioso, magnifico, che poggia sull’interpretazione magistrale del protagonista e su una sceneggiatura solida.
leggi la recensione completa di Malpaso“Solo chi non cambia idea mai, non cambia mai nulla” ed inoltre e soprattutto “Il successo non è definitivo, il fallimento non è fatale: ciò che conta è il coraggio di andare avanti.” Questa ultima frase rispecchia appieno il carattere sempre combattivo anche se scosso da forti dubbi di Winston Churchill.
leggi la recensione completa di michemarOttimo resoconto dell'Ammiragliato (1940) di Churchill premier, dal discorso d'insediamento (13/05) a quello memorabile del 3 giugno, in uno scenario geo-politico dilaniato dalla minaccia nazista (Operazione Dynamo) e da contrasti interni (Re Giorgio VI, Lord Halifax). Oldman, grazie al trucco, rende autentico il grande statista persino nella voce.
commento di Leo MaltinUn grande film.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiIl film dà alla vicenda ben nota l’esatta suspence mozzafiato di una storia di cui si ignora il finale. Riuscire a far tifare per un’icona che la Storia ha consegnato al Museo dei grandi semidimenticati, o non abbastanza ricordati, è un merito che va riconosciuto.
leggi la recensione completa di yumeUn irriconoscibile Gary Oldman veste i panni di Winston Churchill, bravissimo nel ruolo del ministro inglese e circodato da un ottimo cast di attori di supporto.
leggi la recensione completa di Marco PoggiLe battaglie perse sono le uniche per cui vale la pena di combattere.
leggi la recensione completa di champagne1finalmente un film girato in modo classico, il classico "filmone", che ha il merito di non essere troppo magniloquente nella inevitabile retorica, ma semplicemente coinvolgente con misura. Oldman molto convincente. bisognerebbe cercare di vederlo (sentirlo) almeno una volta non doppiato.
commento di giovenostaL'ora più buia ha un tocco di luce. Nella splendida fotografia, nelle scene di magistrale eleganza , negli interni sontuosi, negli abiti, nei luoghi. Rimane però buia nell'insieme del film che non ho trovato galvanizzante. Il pregio è l'idea di un film su un uomo così speciale. Il difetto non essere stati in grado di METTERLO IN LUCE, appunto.
leggi la recensione completa di gaiart