Regia di Maccio Capatonda vedi scheda film
Omicidio all'italiana (2017): Maccio Capatonda
Scritto, diretto e sceneggiato da Maccio Capatonda, "Omicidio All'Italiana" è il secondo capolavoro di quest'ultimo. Il film inizia presentandoci un normale postino, con una voce narratrice che dice come è cominciata la storia di Acitrullo: una normalissima e piccolissima cittadina vicino a Campobasso. I "vigilanti" della città sono il sindaco Piero Peluria (Maccio Capatonda) e la Contessa Ugalda Martirio In Cazzati (Lorenza Guerrieri): l'età minima di tutta la cittadina è poco meno di 70 anni. Piero, insieme al fratello Marino (Herbert Ballerina), dopo l'improvvisa morte della Contessa (avvenuto per un motivo che spiegherò dopo), decidono di inscenare un finto omicidio, traendo come esempio il delitto di Avetrana e molti altri (la satira comincia già a sentirsi). Passa qualche giorno e già la città di Acitrullo è diventata popolare: diversi investigatori, tra cui un commissario (Gigio Morra) e una vigilessa, di nome Gianna (Roberta Mattei) cominciano ad investigare e anche il programma "Chi L'Acciso?" (parodia di "Chi L'Ha Visto?"), condotto da Donatella Spruzzone (Sabrina Ferilli), decide subito di fare share. Secondo le statistiche, "Chi L'Acciso?" riesce a fare oltre il 40% di share nella televisione italiana e ciò ci viene dimostrato nella scena prima della morte della Contessa, quando quest'ultima è interessatissima alla (forse?) falsa intervista che vien fatta ad una madre che ha perso il figlio. Al commissario non frega niente del delitto, ma decide di andare in televisione poiché innamorato e fiducioso della Spruzzone. Nel frattempo, "Chi L'Acciso?" continua a speculare sulla vicenda e (per la sua arretratezza, Piero non si rende conto che si possono avere delle prove del fatto che l'omicidio non sia reale), si presume che l'omicida sia uno dei concittadini, ovvero colui che viene considerato diverso perché considerato "negro" (altra satira sociale), Antonello (Fabrizio Biggio, de "I Soliti Idioti"). La città comincia ad avere ESTREMO successo e cominciano a circolare varie magliette con su scritto "Je suis Acitrullo" o discoteche o qualsiasi altra cosa che rende la città "migliore?". Ma Piero non pensa stia andando tutto molto bene, anche se Marino non la pensa così, ora che è fidanzato (anche se poi si lascerà). Nei laboratori si scopre finalmente che la Contessa non è morta per via delle coltellate (come presumeva il sindaco), ma per assenza di respirazione. Piero riesce a prelevare queste prove, ma Marino (per via di un giochetto) le perde e le fa ritrovare proprio (guarda il caso) al commissario, che nel frattempo sta ascoltando la partita del Napoli, evitando di ascoltare Gianna. Perciò, le prove vengono portate a "Chi L'Acciso?" e, come per Antonello, i due fratelli sindaco e vicesindaco vengono rinchiusiti in una gabbia. Dopo ciò, tutti i turisti che erano venuti a visitare Acitrullo scompaiono all'improvviso e Acitrullo ritorna come prima, MA.. dopo una piccola discussione con Marino, Gianna intuisce e capisce che in realtà, tramite il dolce più famoso di Acitrullo,ovvero il babbacchione, la Contessa si era affogata e quindi morta per assenza di respirazione. E capisce chi potrebbe essere il/la sospettato/a: è stata la badante della Contessa, che si scopre essere un maschio, poiché mascherato. Si scopre essere la copia di Kevin Crumb di "Split" xD. Imprigiona tutti e tre, ma riescono a scappare e lo fanno arrestare da Gianna. Come finisce? Passa un anno e si ritrovano tutti insieme ad Acitrullo, la quale è diventata la nuova capitale della moda invernale e per fare i vestiti vengono utilizzati i peli umani di Marino, il quale riesce a far ricrescere i peli in fretta. Gianna è diventata sindaco purché responsabile e.. e questo è il lieto fine. Almeno la città non verrà ricordata per il delitto, ma per la moda.
Omicidio all'italiana (2017): Maccio Capatonda, Luigi Luciano
Il film è esilarante. La satira è la cosa più puntigliosa che abbia analizzato. 9 su 10 è il massimo che posso dare. Molto meglio rispetto al primo lavoro di Capatonda che, con tutto rispetto, era un progetto (riuscito, eccome se riuscito) per far capire che con rutti, scoregge e SCOPAREEE, la gente del cinema ride per la battuta e non per la sua critica sociale.
La fotografia è perfetta. Buona nei punti giusti e molto luminosa. Nei momenti buii, soprattutto in mezzo alla natura, con le luci delle lanterne è ben caratterizzata e naturale. E' un film con un ottima sceneggiatura, non originale ma comunque apprezzabile perché non è un film da tutti i giorni. Ottimo lavoro, Maccio!
9.
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