Regia di Peter Del Monte vedi scheda film
Fra le coppie di protagonisti peggio assortiti nella storia del cinema, sicuramente uno dei posti d'onore in classifica spetta a quella composta dal monumentale Michel Piccoli e da Asia Argento, come al solito espressiva quanto un ferro da stiro caduto dal quinto piano, e dalla pronuncia lievemente peggiore. Si consideri poi che la direzione degli interpreti è da sempre una delle più gravi spine nel fianco di Peter Del Monte e il gioco è fatto: un'altra occasione persa per il regista di raccontare una storia di moderna umanità, uno spaccato psicologico on the road di due generazioni tanto distanti e in fondo, nel medesimo smarrimento, tanto affini. Il fatto che le storie di Del Monte (anche scrittore del film, insieme a Mario Fortunato, Gloria Malatesta, Claudia Sbarigia) siano costantemente incentrate sui personaggi e dimentichino di conferire la giusta (o per lo meno minima) logica a situazioni, azioni, dialoghi, è purtroppo un altro luogo comune del suo cinema; nonostante il buon andamento narrativo e l'interessante spunto da cui le vicende prendono piede, anche Compagna di viaggio può definirsi come un bel film mancato, cioè bene o male il prodotto medio di Del Monte. In ruoli minori anche Lino Capolicchio e Silvia Cohen; da apprezzare le musiche di Dario Lucantoni, sottilmente suggestive; da biasimare, infine, la scelta di gettare via un David di Donatello come premio per la vergognosa prestazione della figlia di Dario Argento. 4/10.
Una sfaccendata ragazza si ritrova a fare da 'baby sitter' a un anziano completamente autosufficiente, ma che di tanto in tanto perde la memoria. Un giorno l'uomo sale su un treno, la ragazza dietro di lui, e per la strana coppia comincia un viaggio pieno di sorprese.
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