Regia di Peter Del Monte vedi scheda film
La diciannovenne romana Cora (Asia Argento) viene assoldata per pedinare un anziano professore in pensione (un ispiratissimo Michel Piccoli), che suscita le preoccupazioni della figlia (Silvia Cohen) a causa dei suoi frequenti smarrimenti dovuti alle amnesie di cui soffre. Il pedinamento si trasforma in un pellegrinaggio per mezza penisola, nel corso del quale i due si perdono e si ritrovano fin quando, dopo un tentativo di suicidio di Cora, i ruoli non sembrano rovesciarsi.
L'idea dell'angelo custode con le sembianze di una ragazzina disadattata non è male e con un soggetto simile Del Monte (a cui ha collaborato Mario Fortunato) riesce a cogliere una dimensione tra l'astratto, l'irrazionale (una caratteristica basilare dei film del regista di origine statunitense) e le derive esistenziali dei due protagonisti. Ma è tutto ciò che la sceneggiatura (di Del Monte, Gloria Malatesta e Claudia Sbarigia) ha apparecchiato intorno ai due a sembrare pretestuoso e sconnesso, inutilmente ellittico ed evocativo, fino a diventare irritante.
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