Regia di Pupi Avati vedi scheda film
che grande regista pupi avati. spendiamo pagine e pagine attorno alle qualità dei registi e al fatto che sappiano o meno realizzare film con dei budget risicati, eccovi un regista che dei milioni non sa che farsene. l'horror di avati è fatto di luoghi di colori, di sapori, di piccoli particolari fuori posto, di inquietudini sottiili.
un'atmosfera unica quella ricreata nelle location umbre usate per questo film, anche se, come spesso succede nei film del regista, potrebbe essere stata una leggenda locale degli appennini a suscitare l'idea della trama. come al solito anche se la location è altrove il cuore di avati è in emilia, un'emilia acerba, parte dello stato pontificio, dominazione che lascerà un eredità secolare di religiosità diffusa e spesso superstiziosa tra le genti della campagna, la stessa che era stata messa in scena ne "la casa dalle finestre che ridono" e che qui è parte integrante della vita di ogni singolo personaggio. ottime anche le musiche, come le interpretazioni dei due protagonisti cecchi e dionisi, superbi.
se proprio vogliamo trovare una pecca al film, questa è in un piccolo gesto superfluo, un vezzo d'autore, che cede alla tentazione di mostrare e mostra troppo e male nell'episodio della manifestazione luminosa, piccolezza trascurabile a fronte di un grandissimo film.
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